Dopo i tassisti e i Tir è la volta degi addetti alla pesca. Ancora una volta la molla della protesta è il caro gasolio. ma anche le direttive dell'Unione pesano sul settore.
Dopo la protesta dei tassisti, dei forconi e dei Tir, va in scena quella delle reti. Si infiamma la protesta dei pescatori, scesi in piazza davanti a Montecitorio contro il caro-gasolio e le altre limitazioni dettate dalle direttive europee. Una protesta che va a infiammare la settimana più calda del Paese dal punto di vista delle tensioni sociali. E siamo solo a mercoledì. Tre manifestanti sono rimasti feriti durante gli scontri con la polizia. «La Comunità Europea ci affonda», «Vi state mangiando anche le nostre barche», «Le regole del Nord Europa non valgono per il Mediterraneo». Questi gli slogan innalzati nella protesta di piazza tramutata in rivolta, con episodi di violenza che hanno0 fatto temere il peggio. Il Paese sembra essere precipitato sull'orlo del baratro.
Ancora una volta settori primari del Paese rischiano di soccombere sotto il maglio della globalizzazione e delle direttive dell’Unione ...continua...
http://www.famigliacristiana.it/informazione/news_2/articolo/dai-forconi-alle-reti-l
PS: Vuoi vedere che , copiando l'anno scorso, anche in Italia ci sarà la rivoluzione di primavera per cacciare i "banchieri" e tutti quei politici che li appoggiano?
umberto marabese
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