giovedì 19 gennaio 2012

Grillo: “Siamo nelle mani di un banchiere tedesco”

 È tornato Beppe Grillo, come un ciclone. Sbarca a Roma nella libreria Feltrinelli di via Appia: grande pienone, trecento persone che arrivano due ore prima, e lui che inizia la presentazione un’ora prima assaltando l’inscalfibile Alain Elkann, pacato malgrado tutto, che è riuscito genialmente a infilarsi prima della presentazione evento di Siamo in guerra (Chiarelettere) portandosi dietro le telecamere del suo programma: “Ci dovete andare voi, nel cesso!”, tuona Grillo rivolto al giornalista. E subito dopo corregge: “Non te personalmente, ovvio, parlo della categoria”, ma la sala si incendia e si spella le mani. L’attore genovese si schermisce: “Io sono uno che urla, non so fare interviste…”. Ma subito dopo investe anche – come ai vecchi tempi – un signore corpulento e serafico della prima fila: “Mi interessano le vostre storie...continua...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/19/siamo-nelle-mani-di-un-banchiere-tedesco/184888/
PS: C'è chi sa dire le cose sbagliate con in maniera persino convincente ma con garbo; c'è chi sa dire cose giuste e sacrosante in maniera  poco convincente e senza garbo. Io scelgo il secondo modo!
umberto marabese

Nessun commento:

Posta un commento