di Giorgio Cremaschi.
Il 27 gennaio sciopera una parte rilevante del sindacalismo di base. E’ uno sciopero difficile, perché con questa crisi la perdita di una giornata di lavoro è sempre un costo pesantissimo per chi lavora. Ma è uno sciopero giusto perché il mondo del lavoro non può continuare ad accettare o a subire l’aggressione ai suoi diritti. Le ragioni immediate dello sciopero, a mio parere, sono almeno tre. La prima è il massacro sulle pensioni che, in nome dei giovani, ha portato l’età pensionabile, prima di tutto proprio per i giovani, alla soglia dei settanta anni...continua...
http://www.megachip.info/tematiche/fondata-sul-lavoro/7587-cremaschi-q-27-gennaio-PS: << Dovrebbero farlo anche Cgil, Cisl e Uil, invece che farsi imprigionare in una trattativa in perdita sul mercato del lavoro. Se però i grandi sindacati confederali non lo fanno non è per questo giusto rimanere a casa. Bene quindi lo sciopero del 27 e tutte le lotte che portano e porteranno i diritti del lavoro e la democrazia in piazza.>> Quasi tutti hanno un prezzo: oggi, i sindacati che non scendono in piazza, c'è l'hanno!
umberto marabese
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