lunedì 30 gennaio 2012

La dittatura del rating e i dilettanti allo sbaraglio.

 
aaadittaturadi Aldo Giannuli.
Ogni qual volta le agenzie di rating (e per esse intendiamo le tre sorelle newyorkesi, dato che tutto il resto del rating non conta nulla) declassano qualcuno, quel qualcuno inizia a strillare che non sono credibili, che non bisogna starle a sentire, perchè non contano più nulla ecc. Poi, però, tutti si adeguano agli editti imperiali di Moody’s o di S&P e gli interessi sui titoli salgono immediatamente.  E’ successo anche questa volta per i titoli dei bond europei. Anzi questa volta è successo in anticipo: le borse si sono adeguate già in base ai primi annunci, cosicchè, quando c’è stato il declassamento ufficiale non è successo nulla: era già successo tutto prima. ..continua...
PS: <<on è neppure preso in considerazione da quella compagnia di guitti che costituisce il ceto di governo in Europa (Merkel, Rajol, Monti, Sarkozy…) che trema al solo pensiero di dover affrontare una guerra finanziaria (o di qualsiasi altro genere) con gli Usa. Peccato che gli Usa non nutrano lo stesso timor riverenziale e, quando i loro interessi li portano a passare sul corpo degli alleati europei, lo fanno come un carrarmato, senza farsi scrupolo di sorta>>.
Buona notte, umberto marabese

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