venerdì 27 gennaio 2012

Vaticano: truffe, furti nelle ville pontificie e fatture contraffatte

 In una lettera inedita al cardinal Tarcisio Bertone, il segretario generale monsignor Carlo Maria Viganò parla di ladri e corrotti, denuncia prelati e giornalisti. Subito dopo la Santa Sede lo licenzia.
 Furti nelle ville pontificie coperti dal direttore dei Musei Vaticani, monsignor Paolo Nicolini. E poi fatture contraffatte all’Università Lateranense a conoscenza addirittura dell’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per l’evangelizzazione. E ancora: interessi del monsignore in una società che fa affari con il Vaticano ed è inadempiente per 2,2 milioni di euro. Ammanchi per centinaia di migliaia di euro all’Apsa – rivelati dal suo stesso presidente – e frodi all’Osservatore, rivelate da don Elio Torregiani, ex direttore generale del giornale. C’è tutto questo nella lettera che Il Fatto pubblica oggi. I toni e i contenuti sono sconvolgenti per i credenti che hanno apprezzato gli appelli del Papa. “Maria ci dia il coraggio di dire no alla corruzione, ai guadagni disonesti e all’egoismo” aveva detto nel giorno dell’Immacolata del 2006 Ratzinger...continua...

http://ilfattoquotidiano.it/2012/01/27/benedetta-corruzione/186822/
PS: Qui mi sa che non bastano le "indulgenze plenarie"!
umberto marabese

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