Mentre gli “straussiani” a Washington minacciano guerra al mondo e istigano rivoluzioni colorate, Pechino ha un successo inaudito sulla scena medio-orientale, terreno di dominio US-raeliano.
Arabia Saudita e Iran riapriranno le rispettive ambasciate, la Cina è stata mediatrice della nuova distensione nei rapporti diplomatici.
L’inimicizia del regno saudita verso l’Iran era ovviamente istigata da Washington. Adesso, una prima conseguenza:
L’azienda saudita di difesa Scopa abbandona l’alleanza con gli Stati Uniti e si rivolge a Russia e Cina – Stati Uniti “preoccupati” a causa del potenziale spionaggio industriale di piattaforme e sistemi di difesa della NATO, un obiettivo di acquisto di Scopa.
L’azienda saudita di difesa Scopa ha deciso di favorire un avvicinamento tra la sua società madre Ajlan & Bros e le imprese russe e cinesi, anziché quelle statunitensi. Secondo Intelligence Online, la filiale statunitense di Scopa Industries, che intendeva costruire materiale militare straniero in territorio saudita, ha chiuso i battenti il 26 febbraio.
l vicepresidente del conglomerato, Mohammed bin Abdulaziz al-Ajlan, ha avviato i licenziamenti del team statunitense, composto da ex ufficiali militari di alto rango in qualità di consulenti e guidato da un veterano del Comando centrale statunitense, Nasr Alghrairi. La continua intensificazione di legami tra Ajlan & Bros e le aziende di difesa russe e cinesi, a dispetto delle sanzioni, ha invece fatto crescere le tensioni. Dichiarazione del ministro degli esteri saudita, @FaisalbinFarhan:
– La ripresa delle relazioni diplomatiche tra #ArabiaSaudita e #Iran nasce dalla visione del Regno di preferire le soluzioni politiche e dialogo, e dalla sua volontà di perpetuarlo nella regione. I paesi della regione hanno un destino e denominatori comuni che ci rendono necessario unirci per costruire un modello di prosperità e stabilità di cui possano godere i nostri popoli
Il ministero degli esteri dell’IRAK ad Al Arabya: Al Arabiya – La ripresa delle relazioni tra #ArabiaSaudita e #Iran “inaugurerà una nuova era nella regione”
Ministero degli Esteri egiziano – Attendiamo con gioia l’accordo tra #ArabiaSaudita e #Iran per ridurre le tensioni nella regione
La dichiarazione congiunta di Arabia Saudita, Iran e Cina è qui :
In risposta alla nobile iniziativa di Sua Eccellenza il Presidente Xi Jinping, Presidente della Repubblica Popolare Cinese, del sostegno della Cina allo sviluppo di relazioni di buon vicinato tra il Regno dell’Arabia Saudita e la Repubblica Islamica dell’Iran;
E sulla base dell’accordo tra Sua Eccellenza il Presidente Xi Jinping e i vertici del Regno dell’Arabia Saudita e della Repubblica islamica dell’Iran, in base al quale la Repubblica popolare cinese ospiterà e sponsorizzerà i colloqui tra il Regno dell’Arabia Saudita e la Repubblica islamica di Iran;
Partendo dal comune desiderio di risolvere i contrasti tra loro attraverso il dialogo e la diplomazia, e alla luce dei loro legami fraterni;
Questo rinnovamento delle relazioni ha la potenzialità di cambiare il Medio Oriente :
Le tensioni tra la potenza musulmana sunnita dell’Arabia Saudita e l’Iran, a maggioranza sciita, hanno dominato la regione per decenni.
I due paesi sono stati bloccati in un’intensificata lotta per il dominio, la loro rivalità esacerbata da conflitti per procura, inclusa la guerra nello Yemen.
L’Arabia Saudita, luogo di nascita dell’Islam e sede delle sue due città sante, si è storicamente considerata il leader del mondo musulmano. La rivoluzione iraniana del 1979 scosse l’Arabia Saudita e altri regni del Golfo, che vedevano il regime di Teheran come un rivale.
Mentre le tensioni si accumulavano da anni, l’Arabia Saudita ha rotto i rapporti nel 2016 dopo che i manifestanti hanno preso d’assalto le postazioni diplomatiche saudite in Iran e dato fuoco all’ambasciata a Teheran. Giorni prima, l’Arabia Saudita aveva giustiziato l’eminente religioso sciita Nimr al-Nimr.
“Chiarire le incomprensioni e guardare al futuro nelle relazioni Teheran-Riyadh porterà sicuramente allo sviluppo della stabilità e della sicurezza regionale e all’aumento della cooperazione tra i Paesi del Golfo Persico e il mondo islamico per gestire le sfide esistenti”, Shamkhani ha detto venerdì dopo aver firmato l’accordo, secondo Press TV.
Il blog Moon of Alabama fa un laconico elenco dei vincitori e dei vinti da questo accordo
I vincitori :
- L’Iran, che ora sarà ancora più in grado di sfondare il muro di sanzioni che gli Stati Uniti gli hanno eretto intorno.
- L’Arabia Saudita, che ora sarà probabilmente in grado di porre fine alla sua disastrosa e costosa guerra contro lo Yemen.
- Cina, per aver superato il Dipartimento di Stato americano conseguendo un così alto obiettivo.
- Iraq, Siria, Yemen diventeranno più pacifici man mano che le due potenze medie che influenzano le politiche sul loro territorio porranno fine alla loro rivalità.
I perdenti :
- Israele, perché le possibilità per i suoi tentativi di portare gli Stati Uniti in una guerra con l’Iran sono ora diminuite. La sua coalizione sperata con i sauditi non si realizzerà.
- Gli Stati Uniti per essere stati battuti sul loro tradizionale “terreno di casa” in Medio Oriente.
- Falchi anti-Iran ovunque.
- Gli Emirati per aver perso almeno una parte del commercio sanzionatorio con l’Iran verso l’Arabia Saudita.
Le reazioni rabbiose di Israele:
La reazione di Yair Lapid, ex primo ministro del regime sionista, all’accordo tra Iran e Arabia Saudita
Lapid: “L’accordo tra Arabia Saudita e Iran è un completo e pericoloso fallimento della politica estera del governo israeliano. Questo è il crollo del muro di difesa regionale che abbiamo iniziato a costruire contro l’Iran. Questo è ciò che accade quando si affronta la folle riforma legale tutto il giorno invece di lavorare contro l’Iran e rafforzare le relazioni con gli Stati Uniti”.
Naftali Bennett, ex primo ministro israeliano, reazione all’accordo di de-escalation tra Iran e Arabia Saudita:
“Il rinnovo delle relazioni saudite-iraniane è uno sviluppo grave e pericoloso per Israele e una vittoria politica per l’Iran. Questo è un colpo fatale allo sforzo di creare una coalizione regionale contro l’Iran. Questo è un grave fallimento del governo Netanyahu ed è dovuto a una combinazione di negligenza politica con debolezza pubblica e conflitto interno nel paese. I paesi del mondo e della regione stanno guardando il conflitto Iran-Israele e vedono un governo inefficace che è qui coinvolto in una sistematica autosconfitta. Quei paesi sceglieranno sicuramente da che parte stare. Il governo di Netanyahu è un grande fallimento economico, politico e di sicurezza e mette in pericolo la sicurezza di Israele ogni giorno. Abbiamo bisogno di un ampio governo di emergenza nazionale per cercare di invertire i tanti danni che sono stati fatti”.----
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