venerdì 10 febbraio 2023

10 FEBBRAIO 2023 16:03 Raffreddore, l'Ema indaga su farmaci per combatterlo: possibili rischi

PS: Nel frattempo i "morti"...non possono più tornare qu con noi...! Naturalmente  la colpa di chi é...dei no Vax...vero? Vergogna assoluta

umberto marabese

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 Il sospetto è che l'uso di medicinali contenenti una particolare molecola sia legato a patologie dei vasi sanguigni del cervello.

I farmaci per il raffreddore sono sotto sorveglianza dell'Ema: l'Agenzia europea per i medicinali ha infatti avviato un'indagine su alcuni medicinali contenenti pseudoefedrina.

 

Il sospetto è che il loro uso sia legato a patologie dei vasi sanguigni del cervello: la sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) e quella da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS). La revisione, chiarisce l'Agenzia, fa seguito a un "piccolo numero di casi". Dopo le analisi verrà deciso se i farmaci potranno rimanere in commercio o sarà necessario il ritiro.

 

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La revisione dei medicinali contenenti pseudoefedrina è stata avviata su richiesta dell'agenzia francese dei medicinali, allertata da un piccolo numero di casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile e di sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile in persone che avevano fatto uso dei farmaci contenenti la sostanza. Le due patologie possono comportare un'ischemia cerebrale (il ridotto afflusso di sangue al cervello) e, in alcuni casi, possono causare complicazioni gravi e pericolose per la vita. I sintomi comuni includono mal di testa, nausea e convulsioni.

 


 

I medicinali contenenti pseudoefedrina agiscono proprio provocando il restringimento dei vasi sanguigni: ciò riduce la quantità di fluido rilasciato dai vasi, con conseguente minore gonfiore e minore produzione di muco nel naso. Sono disponibili da soli o con altri medicinali per il trattamento dei sintomi del raffreddore e dell'influenza, come mal di testa, febbre e dolore o rinite allergica (infiammazione delle vie nasali) nelle persone con congestione nasale.

 

L'Ema sottolinea comunque che è già noto che la pseudoefedrina è associata a un rischio "di eventi ischemici cardiovascolari e cerebrovascolari, inclusi ictus e infarto. Restrizioni e avvertenze per ridurre questi rischi sono già incluse nelle informazioni sul prodotto dei medicinali", ma data la "serietà" di PRES e RCVS è necessaria una revisione dei farmaci che contengono il principio attivo.

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