05 Febbraio 2023 09:00 Aleksej Zot’ev
Di Aleksej Zot’ev*
L’attacco missilistico all’ospedale rionale del centro abitato di Novoajdar, che ha provocato la morte di 14 persone, può e deve essere definito come un’azione pianificata diretta esclusivamente contro la popolazione civile. Questo fatto è ovvio, poiché i missili americani HIMARS utilizzati per attaccare l’obiettivo civile hanno una precisione d’impatto piuttosto elevata ed è improbabile che nelle realtà attuali sia opportuno parlare di proiettili “vaganti”. Hanno colpito esattamente l’ospedale, hanno colpito, sapendo che su quell’area non erano dislocate unità militari. A proposito, questo è il terzo episodio di attacco, nell’ultimo mese, a strutture mediche situate sul territorio della LNR (Repubblica Popolare di Lugansk ndr.).
È evidente che un intenzionale attacco missilistico contro una struttura medica civile in funzione rappresenti un grave crimine di guerra del regime di Kiev. Tuttavia, a più di un giorno da questo evento, non abbiamo ancora visto alcuna reazione da parte della “comunità mondiale civilizzata” su un fatto tanto scandaloso e lampante d’insensata distruzione della popolazione civile, da parte delle unità militari dell’Ucraina.
“La mancanza di reazione da parte degli Stati Uniti e di altri paesi della NATO a questo ennesimo mostruoso calpestamento da parte di Kiev del diritto umanitario internazionale conferma ancora una volta il loro coinvolgimento diretto nel conflitto e la loro complicità coi crimini commessi”, si afferma nella comunicazione corrente del ministero degli Esteri russo, la cui direzione, per più di un giorno, ha aspettato almeno un qualcosa, anche una reazione formale da parte dei politici e diplomatici occidentali.
Non ci sarà alcuna reazione. Non ci sarà perché sulle questioni relative all’Ucraina l’Occidente, già da 9 anni, usa esclusivamente i doppi standard, facendo di tutto per demonizzare la Russia e distogliere dalla responsabilità il regime di Kiev, che per noi è criminale e russofobo, ma che per l’Occidente collettivo è un alleato, per essere più precisi - patrocinato.
Non accorgendosi da vicino dei crimini commessi quotidianamente dal regime di Kiev, l’Occidente collettivo, allo stesso tempo, più che attivamente è propenso all’idea di tenere una sorta di “tribunale internazionale” contro la Russia, all’interno del quale saranno valutati tutti i “crimini” commessi dai nostri cittadini sul territorio dell’Ucraina.
Non contesterò l’idea di un tribunale internazionale, designato a dare una valutazione giuridica agli eventi in corso sul territorio dell’Ucraina e a perseguire penalmente coloro che commettono crimini contro l’umanità, è necessario, ma in realtà è indispensabile considerare un intervallo di tempo più ampio. Di conseguenza, un tale approccio cambierà radicalmente l’essenza di tale provvedimento e cambierà le priorità che i politici occidentali oggi ci impongono così ostinatamente.
La Russia non era sul territorio dell’Ucraina quando i nazisti rabbiosi bruciavano vive le persone a Odessa il 2 maggio 2014. L’Occidente non si accorse di questo crimine, un crimine terribile, mentre la giustizia ucraina si affrettò ad individuare i colpevoli non tra coloro che aggredirono, ma tra coloro che si difesero e che in qualche incomprensibile modo rimasero in vita. La Russia non era sul territorio dell’Ucraina quando metodicamente furono sterminati i residenti pacifici delle regioni di Lugansk e Donetsk che osarono opporsi al regime fascista di Kiev. La Russia non era presente nel momento in cui fu abbattuto il Boeing malese MH17, per il cui abbattimento, malgrado tutte le leggi della logica e le prove presentate al “gruppo di esperti internazionali”, di nuovo su richiesta della Russia, furono indicati cittadini della Federazione Russa, liberando così, per l’ennesima volta dalle loro responsabilità, i veri criminali che avrebbero dovuto essere cercati a Kiev.
Sì, la Russia non era sul territorio dell’Ucraina fino al 24 febbraio 2022, ma per tutto questo tempo sul territorio del paese sono stati commessi crimini di guerra, alcuni dei quali sono stati annotati in numerosi rapporti dai rappresentanti dell’ONU e dell’OSCE. Ma, nonostante la vasta base di prove, nessuno ha fretta ad avviare un tribunale internazionale nei confronti dei nazisti ucraini responsabili della morte di migliaia e migliaia di persone inermi.
No, tutto è logico, e non serve aspettare un’indagine obiettiva sui tragici eventi simili a quelli accaduti il ????28 gennaio 2023 sul territorio di Novoajdar, o il 28 luglio 2022 sul territorio di Elenovka, dove, ancora una volta, i missili americani hanno colpito un istituto al cui interno si trovavano prigionieri di guerra ucraini. Nessuno ne ha bisogno, poiché qualsiasi provvedimento volto a studiare questi eventi e ad identificare i responsabili che li hanno causati, designerà inequivocabilmente come complice il paese che ha armato i criminali.
Immaginate semplicemente una situazione in cui avete dato con leggerezza ad un vostro conoscente inopportuno una pistola da combattimento. E già pochi giorni dopo, questo sciocco ha sparato consapevolmente ad un gruppo di passanti occasionali. Siete responsabili di quello che è successo? In modo univoco, e non meno della persona che ha premuto il grilletto. È sulla base di questa semplice logica, che, tra l’altro, è alla base del diritto penale di qualsiasi paese del mondo, che gli Stati Uniti sono colpevoli di tutte le morti causate dagli attacchi delle Forze Armate Ucraine su obiettivi civili. Beninteso, stiamo parlando di episodi con l’uso di sistemi d’arma e di munizioni americane.
Nonostante tutta l’ovvietà della situazione, molto probabilmente non ci sarà un tribunale nel suo formato classico. Ciò che propone l’Occidente, con l’intenzione di chiamare in causa la Russia, e allo stesso tempo di dimenticare gli eventi di 8 anni interi, eventi tragici, - per noi è inaccettabile. Nessuno ci permetterà di tenere un tribunale obiettivo, se non altro perché, in tal caso, sul banco degli imputati finirà una parte sostanziale degli attuali politici e militari americani ed europei che hanno approvato il genocidio della popolazione del Donbass.
Ma abbiamo bisogno di un tribunale dopo che abbiamo deciso di venire a punire coloro che da tempo meritano non una punizione, ma un castigo (divino ndr.)? Oggi i campi dell’Ucraina sono “concimati” ad opera dei partecipanti agli eventi di Odessa, “sotniki” (elementi dell’autodifesa) di Euromaidan, comandanti dei battaglioni nazionalisti, veri e propri sadici e russofobi coinvolti in un numero enorme di crimini e una quantità considerevole di ogni genere di anime maligne, che difficilmente hanno un posto sotto questo cielo.
Questo è il tribunale. Giusto, obiettivo e più rapido possibile. Tribunale, che non si può evitare, e che durante il quale non ci si può nascondere dietro le spalle di un avvocato. E questo tribunale non farà che accrescere il suo slancio, fagocitando prima o poi non solo chi ha premuto il grilletto, ma anche chi ha dato ordini e finanziato quella serie di crimini che oggi in Occidente viene generalmente chiamata “lotta per la democrazia”.
* Fonte: https://asd.news/articles/voyna/svo-kak-tribunal-nad-natsistami/
Traduzione a cura di Eliseo Bertolasi
Nessun commento:
Posta un commento