Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo comunicato stampa relativo all'udienza del 31 gennaio scorso presso il Tribunale Amministrativo del Lazio, in cui i magistrati hanno rigettato il ricorso del prof. Augusto Sinagra e dell'avvocato Andrea Oddo verso l'Agenzia Italiana del Farmaco, in base a cavilli legali e vizi di forma. Ancora una volta la Magistratura ha dimostrato di essere un problema gigantesco, in questo sciagurato Paese.
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Ecco il comunicato:
COMUNICATO STAMPA – AIFA NON POSSIEDE LE RELAZIONI DI EFFICACIA E SICUREZZA DEI VACCINI ANTICOVID
I 4 vaccini anti-Covid, non essendo stati sottoposti a tutti i necessari studi di sperimentazione, quali genotossicità e cancerogenicità (circostanze ben evidenti in tutti i bugiardini), non hanno mai ricevuto dall’EMA l’autorizzazione permanente, bensì “l’autorizzazione condizionata”, la quale, in virtù dei vigenti Regolamenti Europei, prevede l’obbligo per le case 4 farmaceutiche di depositare periodicamente, presso l’EMA e presso gli Stati membri, dati aggiuntivi e necessari per dimostrare l’esistenza dei requisiti di “efficacia” e “sicurezza”.
L’AIFA, ai fini del mantenimento in commercio dei 4 vaccini, ha emesso 4 Determine, Rep. 154/2020 – 1/2021 – 18/2021 – 31/2021, tutte pubblicate in Gazzetta Ufficiale, le quali obbligano le 4 case farmaceutiche a depositare PSUR (Rapporti periodici di sicurezza) e Relazioni intermedie di sicurezza entro precise tempistiche: nel caso di Pfizer tutta tale documentazione andava depositata entro luglio 2021.
Le lunghe indagini condotte dal novembre 2021 dalle Associazioni IDU (Istanza Diritti Umani) con sede a Novara, e DUS (Diritti Umani e Salute) con sede a Roma, hanno rilevato che le nostre Istituzioni, Ministero della Salute ed AIFA, non sono mai venute in possesso di detta documentazione, e pertanto non hanno mai potuto verificare la sussistenza di efficacia e sicurezza dei vaccini anti-Covid. Le indagini hanno condotto a 2 interrogazioni parlamentari, cui l’ex ministro Speranza non ha mai risposto, al deposito di una querela nei confronti di Ministero-AIFA-ISS-CTS, e ad un procedimento al TAR Lazio contro AIFA per richiedere l’esibizione di detta fondamentale documentazione, o il reperimento ai sensi di legge, di nominare un commissario ad acta che possa reperirli, e in ogni caso il ritiro dal commercio di tutti i lotti.
Nella scorsa udienza del 2 dicembre 2022 AIFA ha ammesso giudizialmente di non possedere quanto richiesto, pertanto l’autorizzazione condizionata dovrebbe essere dichiarata decaduta e/o illegittima, non essendo state soddisfatte le condizioni normativamente previste per il proprio mantenimento.
All’udienza del 31 gennaio 2023 AIFA non si è presentata (neanche con l’avvocatura dello Stato). I Giudici del TAR Lazio, dopo una lunga e accesa discussione, hanno espresso l’intenzione di voler rigettare il Ricorso per un vizio di forma. In questo modo non entreranno nel merito della questione, non affronteranno il problema dal punto di vista sostanziale (illegittimità della campagna vaccinale per violazione delle norme e per omesso possesso di certificazioni attestanti “efficacia” e “sicurezza”), e in definitiva, come molti altri Organi Giudicanti, faranno in modo di “non decidere”, sottraendosi alle proprie responsabilità, e quindi dall’emettere Sentenze scomode. Il Prof. Sinagra ha anche ammonito i Giudici sull’assenza di coraggio e di aver perso un’occasione per restare nella storia.
La sensazione, dopo questa vicenda, è che la nostra vera controparte siano proprio le Istituzioni, le quali continuano a negare giustizia nei confronti di chi ha creduto alla campagna vaccinale. Coloro che sono stati vaccinati attendono quella doverosa giustizia che non può essere negata da un vizio di forma o da una scusa procedurale.
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“I rapporti di efficacia e sicurezza sono i documenti più importanti in assoluto”, ha argomentato Sinagra nel corso di un’intervista a ByoBlu, “perché le agenzie internazionali possono decidere ciò che vogliono, ma occorre che la decisione finale sia presa dall’organo ufficiale di farmacologia di ogni Stato, nel nostro caso l’AIFA. Sono i rapporti relativi all’efficacia immunizzante e al rapporto costi benefici. Elementi determinanti per poter commercializzare i sieri. Il fatto che AIFA abbia dichiarato di non averli significa che l‘Agenzia ha autorizzato questi farmaci nella totale disconoscenza della situazione”.
Nel corso dell’ultima udienza, l’Avvocatura dello Stato che rappresenta AIFA non si è presentata, e gli avvocati si sono dovuti scontrare con la cavillosità del TAR, che per respingere la richiesta di sospensione all’autorizzazione dei sieri Covid è ricorsa ad artificiosi sofismi legali.
“Durante l’udienza il professor Sinagra ha urlato ai giudici che hanno perso un’occasione per entrare nella storia“, ha raccontato Oddo durante l’intervista, “io credo che in questa frase si riassuma il senso della nostra azione, che comunque proseguirà. Noi però abbiamo ottenuto una cosa molto importante, che in questo clima ostile è già un successo: abbiamo avuto la confessione giudiziale di AIFA che ha ammesso di non essere in possesso di questi rapporti.
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Ecco il post su Facebook dell'avvocato Andrea Oddo:
Post di FB dell'Avvocato Andrea Oddo
Mai vista un'udienza così: volevano una scusa per rigettare!
Al Prof. Sinagra stava venendo un colpo, a me la gastrite, ed al Collega Petrongolo idem.
L' Avvocatura dello Stato non si è presentata.
Ho fatto presente al Collegio che Aifa ha completamente violato la norma sulla farmacovigilanza, dato che avendo confessato di non avere le certificazioni sulla sicurezza non ha potuto adempiere all'obbligo di effettuare la vigilanza sulle reazioni legate alla somministrazione del farmaco... niente, non gliene f****va niente, neppure quando ho sottolineato che tanta gente sta male e muore!
Questo è lo Stato di cui i cittadini si sono fidati...
Il Prof. Sinagra ha urlato al Collegio che facendo finta di non vedere, loro sono complici di una strage, e che hanno perso un'occasione per entrare nella storia, ma è stato tutto inutile! A questi della vita di chi si è fidato non frega nulla, nulla, nulla!!!
Col Collega Petrongolo abbiamo pazientemente cercato di spiegare che la mancanza delle relazioni obbligatorie di sicurezza giustificava la richiesta di ritiro dal commercio... quindi ci hanno eccepito che dovevamo impugnare l'autorizzazione alla vendita, ma quando ho fatto presente che se avessimo fatto questo, avrebbero rigettato perchè ai tempi dell'immissione in commercio ancora non potevamo sapere che Aifa non possedesse le relazioni di sicurezza, sono rimasti zitti!
La situazione quindi è questa: adesso un organo dello Stato sa ufficialmente che un altro organo dello Stato ha violato le norme di sicurezza sul monitoraggio farmaceutico, ciò comporta che si ipotizzi il reato di strage, reato di pericolo che è ipotizzabile anche solo quando si metta a rischio la pubblica incolumità. A questo punto tale organo, composto da pubblici ufficiali, avrebbe l'obbligo di denunciare alla Procura della Repubblica tale situazione, ma qualcuno pensa che ciò avverrà?
ASSOLUTAMENTE NO!!!
Perchè questa gente conta sul menefreghismo delle masse, e quindi usa tale mancanza di controllo per erodere i diritti dei cittadini.
Il Prof. Sinagra prevedeva che davanti al Tar Lazio sarebbero venuti giornalisti e cittadini desiderosi di assistere all'udienza, quindi aveva previsto di sollevare un'eccezione fondata su alcune sentenze della Corte di Giustizia europea (ed una della Corte Costituzionale) per chiedere la disapplicazione del rito camerale e quindi ottenere la pubblica udienza... ma non si è presentato nessuno, nessuno, nessuno... quindi è stato impossibile sollevare anche tale eccezione.
Allo Stato non frega nulla della vita della gente, ma alla gente frega qualcosa di aver capito di essere stata ingannata? Di essere stata obbligata a fare da cavia per un esperimento che serviva esclusivamente agli interessi di Big Pharma?
Questo certamente non è lo Stato al quale ho giurato fedeltà, ma altresì non riesco a giustificare un popolo che assiste in silenzio alla propria messa a rischio.
Rigetteranno tutto, ma non finirà qui, questo è scontato, è quanto gli ho detto mentre uscivo: "Ci rivedremo!". Ma mi chiedo: nell'interesse di chi? Di un popolo che accetta l'inaccettabile? Di gente che si accolla il rischio di andare a dormire la sera mettendo in conto che una trombosi nel sonno potrebbe stroncarla?
Noi ripartiremo, ma senza la rabbia della popolazione per gli abusi subiti, saremo sempre sepolti dalla corruzione di uno Stato che dei suoi cittadini si sente padrone di poter fare in qualunque momento carne da cannone... tanto il popolo è bestia!
Per oggi basta, sono troppo schifato...
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