Francesco Santoianni: 13 Dicembre 2021 09:00
Segnali di allarme nei comparti Sanità e Sicurezza dove i lavoratori (nel vergognoso silenzio di quasi tutti i sindacati) dal 15 dicembre saranno costretti – pena la sospensione del lavoro e dello stipendio – a vaccinarsi non potendo più utilizzare il tampone per potere andare a lavorare.
A Padova il dott. Avruscio (primario dell’ospedale e presidente della sezione padovana dell'Anpo, il sindacato che rappresenta i primari ospedalieri) fa presente (suggerendo il ripristino dei tamponi) che, senza i ben 500 operatori sanitari che continuano a rifiutare la vaccinazione (e che sono stati in prima linea nell’affrontare l’emergenza Covid) dal 15 dicembre rischiano di collassare i servizi sanitari. Nel Comparto sicurezza, poi, sono ben 50.000 i poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco che potrebbero non potere più lavorare; uno scenario allarmante che ha spinto i ministri della Difesa e degli Interni a convocare alcuni sindacati. Più in generale, di fronte a quello che potrebbe succedere il 15 dicembre e considerato che, a oggi, ancora non c’è stata nessuna “corsa al vaccino”, anche se i media non ne parlano, si starebbe timidamente prospettando, così com’è per altri comparti, il protrarsi dell’uso del tampone nei comparti Sicurezza e Sanità.
Su questo abbiamo parlato con Antonino Musco segretario nazionale del sindacato Fisi-Vigili del fuoco, da giorni con altri Vigili del Fuoco, in sit-in e sciopero della fame davanti la sede Rai di Napoli.
<< Il tampone, è stato difatti un ulteriore inganno, perché ha contribuito all’inserimento di dati per altro non attendibili ed oltretutto fatti pagare dall’ utente. Le persone , si sono trovate a scegliere tra il mantenimento del lavoro oppure ad cedere al ricatto per ottenere il green pass che si conferma sempre più strumento di controllo sociale, piuttosto che di controllo e contenimento del contagio.>>
Quali sono le ragioni della vostra protesta?
<<Fisi scende in campo per la difesa della libertà e di tutti i diritti fondamentali e io, come Segretario di categoria, non voglio alimentare la narrativa che abbiamo dovuto subire. Anche per questo, dal 15 ottobre, non essendomi vaccinato e non essendomi sottoposto al tampone, non sono andato a lavorare. Una scelta, purtroppo, seguita da non molti miei colleghi che sono ricorsi al tampone. Oggi questi sono un 25% dell’intero Corpo e se questa percentuale non scende voglio proprio vedere come, con un organico già ridotto all’osso, come dal 15 dicembre si riuscirà a far funzionare il Paese.>>
E avete scelto la sede Rai per iniziare il vostro sciopero della fame...
Nessun commento:
Posta un commento