Il primario del San Raffaele: "Purtroppo si continua a morire di cancro e di malattie cardiovascolari e neurologiche"
“Il pronto soccorso del San Raffaele è molto grande e viaggia su una media di 120 accessi al giorno. Siamo passati da una media del 50% di pazienti covid della prima ondata al 30% di ottobre al 13% di febbraio-marzo 2021 quindi almeno 8 pazienti su 10 sono affetti da gravi patologie che nulla c’entrano con il virus”. Lo dice in un’intervista al Giornale il professo Alberto Zangrillo.
“La realtà di chi lavora in ospedale e deve occuparsi di tutti è completamente diversa da quella narrata quotidianamente ormai da più di un anno sui media. Purtroppo si continua a morire di cancro, di malattie cardiovascolari e di malattie neurologiche”, dice ancora. “Io ho sempre sostenuto che una società evoluta meriti messaggi chiari e responsabili.
La profilassi vaccinale è la priorità, giocare tutta la partita in ospedale equivale a giocar e una partita di calcio 8 contro 11, il medico di base è fondamentale”.E in merito alle misure di contenimento spiega: “Nell’aprile 2020 dissi che dovevamo imparare a convivere con il virus e oggi ne sono ancora più convinto perché i vaccini, le cure tempestive e il senso di responsabilità ci devono portare a far rivivere il Paese. Ce lo chiedono gli anziani abbandonati, i giovani angosciati, le famiglie distrutte dai debiti”.
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