sabato 13 giugno 2020

Porta Porta di Bruno Vespa, il Sondaggio: il centrodestra a valanga supera anche il 50%


Dall'ultima indagine demoscopica condotta da Noto Sondaggi, exploit del centrodestra: 51% dei voti. In affanno i giallorossi

Cinquantuno per cento. Dall’ultimo sondaggio realizzato da Noto Sondaggi per Porta Porta di Bruno Vespa è uscito un numero clamoroso, che va ad assegnare all’eventuale coalizione del centrodestra la maggioranza assoluta dei voti.
L’istituto demoscopico ha sondato quelli che sono gli orientamenti di voto della popolazione italiana e il responso è il seguente: l’area di centrodestra riuscirebbe a intercettare il 51% delle preferenze, contro il 40% dei favori che si porterebbe a casa la maggioranza di centrosinistra giallorossa attualmente al governo.
Insomma, se da un lato le forze dell’esecutivo sono in grande affanno, dall’altro l’opposizione vola. Nello specifico, la Lega di Matteo Salvini guadagna un punto percentuale, portandosi dal 27% al 28% dei consensi. Fratelli d’Italia vale invece metà Carroccio, visto che il partito di Giorgia Meloni si mantiene stabile e viene registrato al 14% dei voti.
Buona anche la performance di Forza Italia, con gli azzurri di Sivlio Berlusconi in ripresa di mezzo punto percentuale, al 7,5%. Dunque, stabile all’1,5% Cambiamo! di Giovanni Toti, governatore della Liguria.....

Venendo dunque al 40% dei giallorossi, rimane negativamente sotto al 20% il Partito Democratico di Nicola Zingaretti & Co, visto che la compagine dem – secondo il sondaggio – non va oltre al 19,5% dei voti.
Al 16% spaccato c’è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Vito Crimi, mentre Italia Viva di Matteo Renzi rimane impantanata al 3,5% e Liberi e Uguali appena all’1%.
Per chiudere il sondaggio, ecco il buon dato di Azione, visto che il Partito di Carlo Calenda rimane stabile al 3%; stabili, ma all’1,5%, i Verdi, mentre Più Europa cala di mezzo punto e affonda allo 0,5%. Tutti gli altri partiti messi assieme pesano per il 4%.
Ma il sondaggio non si esaurisce qui, visto che è andato a indagare quello che sarebbe il peso elettorale dell’ipotetico partito di Giuseppe Conte, che si attesterebbe al 16%. In primis, sarebbero molto ridotte le conseguenze elettorali per il bacino del centrodestra, che perderebbe in totale appena due punti percentuali, scendendo al 49%.
Sarebbero invece guai, per le attuali forze al governo: il Pd, infatti, crollerebbe al 12%, perdendo il 7,5% delle indicazioni; il M5s finirebbe sotto al 10%, appena al 9%, cedendo 7 punti. Iv dell’ex rottamatore calerebbe di un punto al 2,5% e Leu si dimezzerebbe: dall’1% allo 0,5%. Una prospettiva, insomma, che non piace affatto a dem e pentastellati, che rischierebbero così di vedersi scalzati dal sedicente avvocato del popolo.---


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