martedì 2 giugno 2020

Chi è Alberto Zangrillo, il medico sempre vicino a Berlusconi

Chi è Alberto Zangrillo, il medico sempre vicino a Berlusconi

Sessantadue anni, 500 pubblicazioni: è uno dei pilastri del San Raffaele. Sempre accanto al Cavaliere: dalla statuetta che lo ferì a Milano, al delicato intervento al cuore

Genovese, sessantadue anni, capelli alla marines, sempre attento all’estetica, decisionista, molto apprezzato a livello professionale. Ma sopratutto da 30 anni legatissimo a Silvio Berlusconi, di cui è medico personale: a farli conoscere fu don Luigi Verzè, fondatore del San Raffaele di Milano. Ma chi è, nel dettaglio, il professor Alberto Zangrilloil medico che domenica ha affermato senza giri di parole: «Clinicamente il nuovo coronavirus non esiste più», innescando reazioni di «assoluto sconcerto», come quella di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità....
L’affermazione di Zangrillo, che a sostegno di questa tesi ha citato una ricerca del virologo Massimo Clementi, altro pilastro del San Raffaele e al quale è legato da profonda amicizia, ha però «lasciato sorprese» molte persone che professionalmente conoscono da sempre il professore.
Zangrillo, nato alla luce della Lanterna il 13 Aprile 1958, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1983, specializzandosi poi in Anestesia e rianimazione. Da lì in poi ha iniziato a girare mezzo mondo: oggi è autore di oltre 500 pubblicazioni. Da tempo è uno dei cardini del San Raffaele, come primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare.
La sua grande scalata nella medicina è iniziata proprio nel più grande istituto italiano di sanità privata. In questo ambito, grazie a importanti traguardi medici raggiunti, ha acquisito grande visibilità nella comunità scientifica. Una visibilità aumentata esponenzialmente a livello mediatico anche grazie al suo legame strettissimo con Silvio Berlusconi. Zangrillo è sempre stato al suo fianco nei momenti più drammatici: dal 13 dicembre 2009, quando l’allora premier fu ferito dalla statuetta scagliatagli contro da Massimo Tartaglia; al 14 giugno 2016, quando il leader di Forza Italia è stato sottoposto, sempre al San Raffaele, ad un delicatissimo intervento cardiaco. Il professore, a differenza di altri personaggi molto legati a Berlusconi, finora è sempre rimasto fedele al camice bianco. Niente politica, anche se a essere candidato e poi è eletto nelle file di Forza Italia è stato Paolo, fratello minore di Alberto.








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