Una settimana. E’ bastata una settimana e lo studio pubblicato su Lancet, che il vostro modesto cronista ha definito ”imbarazzante” – che dimostrava che la clorochina contro il Covid19 uccideva pazienti, sta precipitando in fiamme.
Lo studio vanta di aver esaminato le cartelle cliniche di oltre 96 mila pazienti in centinaia di ospedali di tutto il mondo (anche se il 70%, in realtà, da ospedali americani). Il dipartimento sanità australiano, constatato che il numero dei morti citato nello studio era superiore a quelli delle sue risultanze, ha chiesto chiarimenti ai cinque ospedali australiani citati da Lancet . Le direzioni dei cinque ospedali sono cadute dalle nuvole: mai contattati da Surgisphere, la misteriosa startup citata come raccoglitrice dei dati (cartelle cliniche di 90 mila pazienti!), anzi, mai sentita nominare.
Richiesta di fare i nomi degli ospedali da cui (a suo dire) aveva avuto i dati, .la Surgisphere s’è rifiutata....
Esperti di statistica medica e ed epidemiologica si sono stupiti del fatto che lo studio indicava una mortalità del 16-24% fra i pazienti cui era stata somministrata la clorochina, rispetto al 9% dei controlli. “E’ una dimensione enorme!” Come mai non ce ne siamo accorti? “Non sono molti i farmaci così efficaci nell’ammazzare persone”, ironizza uno.
Anche il fatto che lo studio abbia solo 4 autori sembra strano: per 96 mila pazienti in tutto il mondo, in calce all’articolo ci dovrebbero essere una mezza pagina di ringraziamenti a collaboratori sparsi sul globo.
Ora dopo ora, si scopre di peggio. La Surgisphere, la startup che avrebbe fatto il grossissimo lavoro di raccolta e digitalizzazione dei dati di 96 mila cartelle cliniche, risulta essere stata messa in liquidazione coatta nel settembre 2015.
“La società Surgisphere sarebbe stata creata il 1 marzo 2007 dal dott. Sapan Desai, che è uno dei coautori dello studio di The Lancet. Questa azienda sarebbe specializzata in big data e l’uso dell’intelligenza artificiale nell’analisi dei dati. Un’altra società a nome di Sapan Desai, Surgisphere Corporation è stata fondata il 28 giugno 2012 e poi sciolta nel gennaio 2016…Società con lo stesso nome sono state create e cancellate più volte in vari stati per mancata produzione di contabilità”.
Quanto al presidente della Surgisphere, Sapan Desai, non risultano al suo attivo quasi nessuna pubblicazione scientifica (salvo qualche scopiazzatura), e invece un giudizio molto negativo di un paziente: “Più uomo d’affari che medico…Very bad experience”.
Insomma un imbroglione. E che dire del primo firmatario dello studio pubblicato da Lancet? Mandeep R. Mehra, è uno specialista sì, ma di cardiologia vascolare; come professore alla prestigiosa Harvard Medical School, è quello che ha dato col suo nome un po’ di lustro allo “studio” della inesistente Surgishpere.
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