PS: Cassa a Mirafiori, firma pure la FiomSiglato in Regione l'accordo per un altro anno di ammortizzatori alle Presse. Il sindacato di Landini torna al tavolo: "Garantito il diritto al rientro, seppur parziale, di tutti i lavoratori". Periodi di stop anche alle Carrozzerie e alla Maserati di Grugliasco...PS: Non mi è piaciuto il balletto tra Marchionne e RenziPd alla presentazione dell'entrata in Borsa a Milano della Ferrari e...non mi piace il ..."diritto al rientro, seppur parziale"...dei lavoratori che ora sono a casa in CIG...quanti rientreranno in juob act?, quanti precari, quanti esodati...? Naturalmente i pseudi-sindacati hanno subito firmato l'accordo...senza chiedere un parere ai lavoratori stessi...PEGGIO DEI DUE SOPRA NOMINATI
umberto marabese
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È stato firmato in Regione Piemonte l’accordo per il rinnovo per un anno della cassa integrazione per riorganizzazione alle Presse di Mirafiori: il periodo sarà dal 22 febbraio 2016 al 19 febbraio 2017 e riguarderà tutti i 650 addetti. Lo riferisce in una nota la Fiom, che ha firmato l’accordo frutto di un’intesa già raggiunta in sede aziendale. Anche alla Rsa dei metalmeccanici della Cgil viene riconosciuto un ruolo negoziale nella gestione della cassa integrazione a rotazione sia per i reparti di appartenenza dei lavoratori sia per le singole unità produttive. “Il lavoro delle Presse di Mirafiori è fortemente collegato alle produzioni torinesi di Fca e quindi il rinnovo della cassa integrazione era inevitabile, visto che la cassa riguarda sia la Carrozzeria di Mirafiori che la Maserati di Grugliasco”, commenta Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil. “È però importante - prosegue....
Bellono - che le Rsa della Fiom-Cgil abbiano potuto esercitare il proprio ruolo negoziale nei confronti dell’azienda, al fine di garantire a tutti i lavoratori il diritto ad un rientro, seppur parziale, al lavoro: per questo la Fiom-Cgil ha sottoscritto l’accordo con Fca, che rappresenta una positiva novità”.
Le altre organizzazioni sindacali hanno preteso di discutere separatamente da sindacato di Landini. Ma per Lino La Mendola, responsabile di Mirafiori per la Fiom “si tratta del primo accordo a Torino per la gestione della cassa integrazione negli stabilimenti Fca: la gestione degli ammortizzatori sociali non ha nulla a che vedere con il Ccsl e ci auguriamo che questa intesa rappresenti un primo passo affinché anche in altre realtà si possa arrivare ad accordi che riconoscano il nostro pieno ruolo negoziale”. “Non basta che la Fiom territoriale firmi la cigs per riorganizzazione. Continueremo a fare tavoli separati, finché Landini non firmerà il contratto nazionale specifico di primo livello, che hanno sottoscritto tutte le altre organizzazioni sindacali”, ha commentato Vincenzo Aragona, segretario della Fismic torinese. Per l’esponente del sindacato autonomo “il rinnovo della cigs è un fatto positivo”, in quanto è “un ulteriore tassello al programma di investimenti che come organizzazioni sindacali abbiamo condiviso a favore del rilancio, dello sviluppo e del ritorno alla piena occupazione degli stabilimenti italiani di Fca”. Tuttavia Aragona ha auspicato che “sia l'ultimo anno di sacrifici per i lavoratori” di Mirafiori.
Dello stesso tenore il giudizio della Cisl. “La vera notizia non è la firma della cigs per riorganizzazione sino al febbraio 2017 ma il fatto che la Fiom firmi l’accordo”, dichiara il segretario della Fim di Torino, Claudio Chiarle, che ha però tacciato i metalmeccanici della Cgil di aver fatto una scelta di comodo. “È una buona notizia, sia perché nel testo dell’accordo si fa esplicito riferimento al contratto specifico di primo livello che la Fiom ha osteggiato fortemente sin dal 2010, sia perché lo ritengo un cambio di atteggiamento da parte della Fiom che diventa così propositiva, riconoscendo gli errori del passato e correggendo la rotta sindacale” ha spiegato il sindacalista, chiosando: “Purtroppo devo però far notare la comodità sindacale con cui agisce la Fiom: negli anni terribili della crisi dell’automotive e di Fiat, è stata comodamente all’opposizione lasciando che la Fim e le altre organizzazioni sindacali si assumessero le scelte difficili del governo della crisi. Ora, intravedendo la prospettiva della crescita salgono, di nuovo comodamente, sul carro del sindacato partecipativo e non antagonista”. Per l’esponente dell’organizzazione della Furlan, “la Fiom è passata dal dire che Mirafiori chiudeva al sostenere che occorre più di un modello affinché Mirafiori possa riassorbire tutti i lavoratori, un’ovvietà che abbiamo sempre sostenuto sin dall’inizio, noi della Fim; oggi, anche se per ora solo le Rsa, firma gli accordi sulla cigs. Un bel cambio di rotta, un buon esempio di come la Fim non ha mai fatto sindacato” ha aggiunto Chiarle. “Noi siamo per la coerenza e la serietà nelle scelte che facciamo. Ci auguriamo da domani un segnale anche della Fiom o smentirà le sue Rsa? Noi ci auguriamo che abbia intrapreso la strada del cambiamento per lavorare di nuovo unitariamente, insieme”, ha concluso il sindacalista.---------------
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