domenica 3 febbraio 2013

La mesta parabola di Renzi: da rottamatore a reggi-microfono di Bersani

Un'occasione perduta per il sindaco di Firenze: così Matteo si è fatto fregare dal segretario e dalla vecchia nomenklatura del Pd. Tra grande rottamatore dell’oligarchia del Pd e spalla servizievole di Pier Luigi Bersani ci sono almeno cinquanta sfumature di rosso. Renzi le ha saltate tutte assieme, passando da un estremo all’altro per lo sconforto di tanti che avevano creduto in lui (e magari avviando così la propria disgrazia politica, ma questo Matteo ancora non lo sa)...continua...
PS: Renzi era quello che, quando fu accusato di frequentare gli infrequentabili finanzieri delle isole Cayman, rinfacciò al segretario «esempi di meccanismi della politica che non hanno funzionato: dal Monte dei Paschi e Banca 121 ad Antonveneta».>> <<Renzi corse a Siena per dire che la sinistra di Bersani e Massimo D’Alema «non può fare le pulci agli altri senza fare un esame di se stessa. Non parlo solo del Monte dei Paschi, parlo anche del governo D’Alema quando accolse e incoraggiò la scalata a Telecom di quelli che chiamò “i capitani coraggiosi”». E adesso che lo scandalo Mps è scoppiato sul serio? Il nuovo Renzi? accucciato!>>
umberto marabese

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