mercoledì 20 febbraio 2013

Ecco la lettera a Napolitano: «Io non faccio l’aguzzino per conto dello Stato»


Pubblichiamo lo sfogo di chi non vuole vessare i cittadini
di Luigi Lucchi, sindaco di Berceto, Parma.
 Signor Presidente, sono a scriverLe ancora una volta come italiano deluso. In questo accumunato, purtroppo, con tanti altri cittadini che perdono, quotidianamente, la speranza nel loro Paese, nelle Istituzioni. Scrivo, però, soprattutto come Sindaco sgomento della situazione e del ruolo che il Governo mi impone: gabelliere, “aguzzino” verso i miei concittadini, i miei amministrati. Dovrei sentirmi obbligato a gettare la spugna, a riconsegnarLe la fascia tricolore di Sindaco usando, nel commiato, male parole quali “arrangiatevi”; io non ci sto ad essere usato contro la gente, contro i miei concittadini che tribolano per mettere insieme il pranzo con la cena, che lavorano onestamente per essere poi “derubati” da uno Stato onnivoro che arriva, ormai, a togliere il pane di bocca a chi lavora.…continua...
http://www.lintraprendente.it/2013/02/lo-sfogo-di-chi-non-vuol-vessare-i-cittadini-per-conto-dello-stato/
PS:  Ecco uno degno di essere Presidente della Repubblica Italiana...altro che qualche Deputato/a da troppi anni al servizio di quello Stato che tanto bene ha spiegato il Sindaco Luigi.
umberto marabese

Nessun commento:

Posta un commento