sabato 12 marzo 2011

SEL, la "rissa"continua. E Roma manda un "osservatore"!

Settimana di consultazioni per i "vendoliani", messi sotto tutela dal vertice nazionale. Tra fantomatiche convocazioni e mail anonime, il partito verso il "commissariamento. Ma il lider maximo è al corrente della babilonia torinese?

Un’altra tegola si abbatte sulla testa dei vendoliani subalpini. Dopo la sfiducia al coordinatore provinciale Antonio Ferrentino, esito di un blitz notturno ordito da Monica Cerutti (nella foto con Vendola), con la complicità di Luca Robotti e Sergio Vallero, il partito sarà oggetto la settimana prossima di una consultazione da parte dei vertici romani. Il dirigente inviato dalla segreteria nazionale per tentare di sbrogliare la matassa torinese è l’ex parlamentare napoletano Francesco Ferrara, detto Ciccio. Una visita che ha tutte le sembianze di un’ispezione e che, secondo alcuni esponenti locale, prelude al commissariamento del partito......
continua.....
http://www.lospiffero.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1575:sel-la-rissa-continua-e-roma-manda-un-osservatore&catid=4:buco-della-serratura&Itemid=2

PS: Si racconta che, nelle segrete stanze della sede di SEL in Torino, lunedì sera 7 marzo, si trovassero dei "carbonari" intenti a tessere la tela, meglio sarebbe dire l'agguato, per l'"assassinio" del Coordinatore provinciale Antonio Ferrentino. Di riscontro, appena iniziata la riunione, i tre capi cospiratori , con 33,33% di presenza rosa come previsto dal partito, hanno "pugnalato" il Coordinatore con un documento firmato da 52 allievi cospiratori( chissà in quanti l'hanno letto quel documento....). Questa volta, al contrario del suo leggendario anticipatore Giulio Cesare che pronunciò la famosa frase: "Tu quoque, Brute, fili mi! (lett.: Anche tu, Bruto, figlio mio!) ", sembra, ma non c'è testimonianza certa, abbia pronunciato la frase:
" Tu quoque, ......, filiae mi! (lett: Anche tu, ......, figlia mia!). Al contrario del suo predecessore, Antonio Ferrentino non si è fatto "assassinare", ha preso la sua borsa e s'è n'è andato. A "morire politicamente", c'è sempre tempo! Bravo!
Un saluto da Umberto Marabese.

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