domenica 6 marzo 2011

De Magistris rovescia il tavolo e si presenta"sindaco di Napoli".

domenica 6 marzo 2011
...........e allora l’ex magistrato ora parlamentare europeo di Idv usa parole nette per lanciare un appello al centrosinistra. A Nichi Vendola: “Perché non sei qui, perché non ci metti la faccia anche tu in questa battaglia per ridare una speranza a Napoli e alla sua gente? Caro Nichi, da qui passa il cambiamento del Paese. Da come le forze della sinistra si comporteranno a Napoli si capiranno molte cose”. E al Partito democratico. “La mia avventura è una netta rottura col passato”, è l’esordio. Napoli governata dal 1993 dal centrosinistra, prima Bassolino, poi Rosa Iervolino, la Regione e la Provincia. Il centrosinistra, è il ragionamento di De Magistris, può ancora vincere, ma tagliando tutti i legami con i metodi di gestione del passato, i gruppi di potere che in questi anni di governo hanno strozzato le istituzioni. “Al Pd io chiedo se vuole mantenere la conservazione o aiutare il cambiamento. Ma qui c’è una parte del centrosinistra che preferisce perdere ma non cambiare”. Parla a braccio De Magistris, è teso, commosso, non si nasconde la durezza della battaglia. “Lo tritureranno, gli apparati di potere vecchi e nuovi spareranno bordate ad alzo zero”, profetizza un suo vecchio amico. E ha ragione. Basta leggere il titolo del “lancio “ di una agenzia (l’Ansa) che riassume la giornata: “Debutto di De Magistris tra pregiudicati e intellettuali”.....continua.....http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/06/de-magistris-rovescia-il-tavolo-e-si-presenta-come-il-%E2%80%9Csindaco-di-napoli%E2%80%9D/95689/
PS: finalmento qualcuno che può fare il cambiamento si presenta e dice:"accetto". Ora sono in attesa della risposta di Nichi Vendola all'invito di De Magistris di "metterci la faccia": questa può essere la svolta decisiva per un'Italia libera, progressista e legalizzata oppure per restare sotto oppressione, ferma e stagnante e nelle mani delle mafie intese come i poteri forti nazionali ed internazionali! 
Un saluto da Umberto Marabeser.

Nessun commento:

Posta un commento