lunedì 28 marzo 2011

Bilancio Piemonte: conti in "rosso", regione "al verde".


La cifra è di quelle da capogiro: 620 milioni. A tanto ammonterebbe il disavanzo nel bilancio della Regione. Il condizionale è d’obbligo, giacché proprio in queste ore si attendono i responsi degli esperti chiamati a scandagliare i conti di piazza Castello. Toccherà a Kpmg, società multinazionale olandese specializzata nella revisione di bilancio, ad Angelo Rughetti presidente del consiglio direttivo di Ifel, fondazione per la finanza locale emanazione dell’Anci e, per quanto concerne la spinosa questione dei derivati, lo studio dell’avvocato milanese Tommaso Iaquinta, rivelare se e quanto sono fondati i rumors che si rincorrono negli ultimi giorni nei palazzi del governo regionale.......
Nonostante la consegna del silenzio imposta dal presidente Roberto Cota, dalla task force allestita per affrontare la situazione trapela un clima di grande preoccupazione. In un recente summit con i consulenti, riunione a cui hanno preso parte il governatore, la titolare del Bilancio Giovanna Quaglia, le colleghe Maccanti e Ferrero, il direttore Sergio Rolando, il capo di gabinetto Luciano Conterno e il braccio destro di Cota Beppe Cortese, sono emersi dati a dir poco allarmanti. Il rosso di 620 milioni sarebbe stato originato dal sovradimensionamento delle entrate, sistematico negli anni con un picco nel 2010, dal livello crescente dei debiti e da una stima sballata nelle anticipazioni di cassa per circa 510 milioni. A ciò si aggiunge la mancata “conciliazione” tra la Regione e il comparto della Sanità, nella cui pancia nessuno sa cosa ci sia realmente nelle Asl e nelle Aso.
Insomma, se prima la situazione era difficile ora appare drammatica. E poiché il rimpallo delle responsabilità è gioco usuale nella polemica politica, ha il sapore della difesa preventiva la dichiarazione di Mercedes Bresso dell’altro giorno. L’ex presidente nell’esprimere «grande preoccupazione sulla prossima chiusura dei conti regionali», ha messo le mani avanti. «Sarà difficile sostenere responsabilità altrui – ha rimarcato la zarina - considerato che il bilancio di previsione 2010 è stato approvato dall’attuale Giunta il 1° giugno scorso con un significativo aumento di spesa e di indebitamento, lo stesso andamento è stato poi confermato nell’assestamento di bilancio votato in Consiglio regionale il 3 agosto dell’anno passato». Parole che hanno suscitato la stizzita reazione dell’assessore Quaglia: «Le uniche dichiarazioni ufficiali che la presidente Bresso dovrebbe fare sono le scuse ai cittadini piemontesi per il bilancio falsato che ha lasciato in eredità al Piemonte. Non possiamo accettare questo tipo di atteggiamento da chi attraverso artifizi contabili ha cercato di mascherare il disavanzo provocato dalla sua amministrazione. Mi riferisco in particolare all’ultimo atto della Giunta Bresso, che il 29 marzo 2010 con una delibera ha dato il via alla cancellazione di impegni per 707.828.118,53 milioni di euro». La guerra è solo agli inizi.

PS: Come è ormai noto a tutti, dal 1948 in poi, il governo che di volta in volta vince le elezioni, accusa il precedente di aver fatto disastri economici e di aver lasciato "un buco"nei conti pubblici. Certamente, in piena crisi economica, tale cifre  sembrano inverosimili, non potendo e volendo fare previsioni azzardate, seguirò attentamente questo dibattito e cercherò di  tenervi  informati.
Una sola cosa è certa: alla fine, come sempre, paghiamo noi, e non coloro i quali votando tali delibere ne hanno tutte le colpe.
Un saluto da Umberto Marabese.

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