martedì 15 marzo 2011

Dalla Libia al Bahrein, la rivoluzione di cui nessuno parla: Due "paesi"(pesi), due misure.

Il re del Bahrein ha proclamato lo stato di emergenza per tre mesi. La decisione all’indomani dell’arrivo delle prime truppe straniere nel paese, mille soldati sauditi e 500 poliziotti degli Emirati Arabi. L'appello dell'Ue: "Rispettare il diritto di riunione".

Manama - C'è un capo di Stato che cerca di difendere l'ordine costituito - e quindi anche se stesso - esattamente come fa Gheddafi. Sta accadendo nel piccolo stato del Bahrein, dove da settimane è in corso una rivolta popolare che la comunità internazionale sostanzialmente ignora. Re Hamad bin Isa al-Khalifa ha proclamato lo stato di emergenza dando mandato, al comandante in capo delle Forze di Difesa, di utilizzare ogni mezzo per sedare la rivolta. Incluse le forze straniere.

Marcia davanti all'ambasciata saudita Migliaia di manifestanti sciiti del Bahrein si sono messi in marcia verso la sede dell’ambasciata saudita nella capitale dell’arcipelago indipendente del Golfo. Lo riferisce, con una scritta in sovrimpressione, la tv satellitare al Arabiya. I dimostranti, che da settimane hanno inscenato proteste anti-governative contro la monarchia della casata sunnita dei Khalifa, denunciano "l’occupazione militaree da parte delle truppe saudite, entrate ieri in Bahrain su richiesta delle stesse autorità di Manama……
http://www.ilgiornale.it/interni/bahrein_rivoluzione_cui_nessuno_parla_in_campo_forze_saudite_e_stato_demergenza/bahrein-manama-arabia_saudita-usa-ue-pentagono/15-03-2011/articolo-id=511741-page=0-comments=1

PS: Il giornalismo, la televisione, Internet,..........."Due paesi (pesi), due misure"....Cioe' il giudizio e la critica, anche se e' la stessa circostanza, varia in base "alle alleanze e al petrolio...."
Un saluto da Umberto Marabese.

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