mercoledì 24 dicembre 2025

Maurizio Blondet - ...i giudici: "perizia psichiatrica ai genitori del bosco..."!

 

PS: Mi permetto di invitarVi a leggere e...firmare se lo ritenete importante....Grazie.

U. M.

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La magistratura  che  ha strappato i figli allla famiglia del Bosco, non le restituisce i figli a Natale, e sta perseguitando ancor più... è la stessa che  ha approvato il cambiamento di sesso a una 13 enne.
Se c’erano genitori da sottoporre a perizia psichiatrica, erano questi. Ma tutto ciò è perfettamente coerente.

È di oggi l’ordinanza del Tribunale dei Minori dell’Aquila con cui si richiede una perizia psichiatrica per i coniugi Trevallion, la cosiddetta “Famiglia del Bosco”.

La macchina del fango e della demonizzazione per spaccare la famiglia e ciò che rappresenta non conosce limiti: sottoporre i genitori a una perizia psichiatrica è l’ennesima umiliazione gratuita, l’ennesima compressione del diritto delle mamme e dei papà di educare i propri figli.

Quando si fanno scelte di vita diverse dal “conforme”, la risposta è “patologizzare” chi non si allinea. Altro che rispetto delle libertà individuali: vale solo quando conviene, solo quando è politicamente corretto.

Poi se il prezzo più alto lo pagano i minori, in questo caso non è così importante.

E mentre tutti parlano e qualcuno specula, questa famiglia resta spezzata anche per le feste: i bambini in casa famiglia, la madre con loro solo per i pasti, il padre forse ammesso in struttura solo un paio d’ore il giorno di Natale.

Tutto questo è assurdo e indegno. Per questo diventa ancora più urgente l’appello che abbiamo lanciato – insieme a oltre 50.000 firmatari – al Ministro Carlo Nordio, affinché velocizzi la verifica della procedura giudiziaria e si arrivi presto a riunire finalmente questa famiglia, sempre più devastata.

✍️ Se ancora non l’hai fatto, Firma..... ORA: https://www.provitaefamiglia.it/petizione/il-ministro-nordio-tuteli-la-famiglia-nei-boschi-e-il-primato-educativo-dei-genitori-firma-ora.....

+++ 04/12/2025 AGGIORNAMENTO: La petizione è stata consegnata al Ministro della Giustizia Carlo Nordio +++

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+++ 22/11/2025 AGGIORNAMENTO: Su sollecito del Premier Giorgia Meloni, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiesto alla Procura Generale dell'Aquila una relazione che faccia luce sulla vicenda della famiglia Trevallion. Continuiamo a firmare per chiedere che la famiglia sia riunita! +++

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+++ 20/11/2025 AGGIORNAMENTO: Il Tribunale per i minorenni dell'Aquila ha disposto l'allontanamento dei tre figli della famiglia Trevallion, per un periodo di osservazione: visto il carattere temporaneo di questa decisione, è ancora più urgente e importante firmare la petizione +++

Una coppia straniera, Catherine Birmingham e Nathan Trevallion, ha deciso di crescere i suoi tre figli in un casolare nei boschi dell’Abruzzo, scegliendo per loro dei percorsi educativi diversi da quelli convenzionali. Benché nei bambini non siano mai stati riscontrati problemi di salute, cura, affetto o istruzione, il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila ha avviato un procedimento contro i coniugi Trevallion, sospendendo loro la responsabilità genitoriale con il rischio concreto di arrivare all’allontanamento dei figli.

È una violazione gravissima del primato educativo dei genitori, riconosciuto dalla Costituzione e anche dal buon senso: le istituzioni dovrebbero intervenire solo nei casi estremi di abusi, maltrattamenti e trascuratezze accertate, non per punire uno stile di vita non corrispondente allo standard dominante.

Firma ora la petizione per chiedere al Ministro della Giustizia Carlo Nordio di tutelare la “famiglia nei boschi”! I figli non sono dello Stato!

--- Ecco il messaggio che invieremo al Ministro della Giustizia Carlo Nordio ---

On. Ministro Nordio,

con rispetto Le chiediamo di interessarsi personalmente del caso della Famiglia Trevallion: due genitori che rischiano di perdere la potestà sui figli non per maltrattamenti o abusi, ma perché hanno scelto uno stile di vita non convenzionale, semplice e a contatto con la natura, che può essere condiviso o meno ma che non lede i diritti e i bisogni dei bambini.

Dalle informazioni disponibili non emergono problemi di salute, di cura o di affetto: i figli appaiono sereni, seguiti e non privati di ciò che è loro necessario, compreso il diritto all’istruzione, che può essere garantito anche in forme diverse dalla scuola tradizionale, come la legge prevede.

Un intervento così radicale rischia di far passare un messaggio gravissimo: che i figli non appartengano più innanzitutto ai genitori, ma allo Stato, che può sostituirsi a loro nelle scelte educative non quando ci sono abusi o trascuratezze, ma semplicemente quando uno stile di vita non corrisponde al modello dominante.

Le ingerenze dello Stato nella vita familiare devono limitarsi ai soli casi estremi di effettiva e grave carenza educativa: non possono diventare uno strumento per colpire chi vive o educa in modo diverso dalla maggioranza.

Per questo Le chiediamo di vigilare affinché, nel procedimento che riguarda la Famiglia Trevallion, sia pienamente rispettato il principio di proporzionalità e il primato educativo dei genitori, e che non venga sottratta la potestà genitoriale in assenza di reali violazioni dei diritti dei minori.

Difenda i diritti della Famiglia Trevallion e il diritto dei bambini a crescere con i loro genitori, non come “figli dello Stato”, ma come figli di una famiglia vera.

La ringraziamo per la Sua attenzione, e rimaniamo in fiduciosa attesa di un Suo intervento tempestivo.



1 commento:

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