martedì 23 dicembre 2025

BYOBLU24 - L’ASSE D’ORO TRA RUSSIA E CINA: MILIARDI IN LINGOTTI PER ABBATTERE IL DOLLARO.

 

Le cifre parlano chiaro: quasi un miliardo di dollari in un solo mese. È il valore, mai raggiunto prima, dei lingotti d’oro esportati dalla Russia verso la Cina. Se a ottobre le esportazioni avevano già toccato i 930 milioni, novembre segna il sorpasso. Il 2025 segna un’esplosione di acquisti da parte della Cina. Per capirci: nell’intero anno precedente, lo scambio si era fermato a quota 223 milioni di dollari.

De-dollarizzazione e cooperazione in risposta alle sanzioni

Ma dietro questi numeri c’è di più. Una strategia, sintetizzabile in due parole: de-dollarizzazione e cooperazione.

Da un lato, la Cina accelera la diversificazione valutaria, accumulando oro per ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense.

Dall’altro, la Russia usa le riserve auree per garantire liquidità in un contesto di sanzioni occidentali. Ma le sanzioni, piuttosto che distruggere l’economia russa, non hanno fatto altro che avvicinare Mosca ad altre nazioni, come la Cina.

Russia e Cina: non è un semplice flusso di oro

L’oro diventa sempre più uno strumento geopolitico. Il valore del metallo prezioso vola, superando i 4.300 dollari l’oncia: un balzo del 25% in un anno che rende ogni transazione ancora più significativa. La Russia è tra i primi sei Paesi al mondo per riserve: un forziere da 2.300 tonnellate che oggi vale oltre 300 miliardi di dollari.

Mosca è anche il secondo produttore mondiale di oro, proprio dietro la Cina. Ma allora qual è la necessità cinese di acquistarlo dai russi? Probabilmente la produzione serve il mercato interno, mentre l’oro russo è utile a diversificare: la Cina detiene infatti centinaia di miliardi di dollari in Titoli di Stato americani ma sullo sfondo ci sono i rischi legati alla questione Taiwan. Gli scambi con la Russiain rubli e yuan, evidentemente convengono a entrambi.

Il flusso di oro sull’asse Mosca-Pechino potrebbe avere ripercussioni sugli equilibri geopolitici globali. Il metallo è un bene rifugio, una guida per gli investitori. E gli scambi tra Russia Cina stanno di fatto sottraendo oro al mercato anglo-americano. L’Occidente potrebbe perdere terreno e il 2026 è alle porte.

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