martedì 22 ottobre 2024

BYOBLU24 - BYSTRONIC: LA MULTINAZIONALE CHIUDE A SUD DI MILANO, LICENZIATI VIA MAIL 150 LAVORATORI.

 

La storia si ripete. In Italia le multinazionali chiudono, delocalizzano, lasciano famiglie e intere comunità in un pericoloso vuoto lavorativo.

I licenziamenti a cuor leggero di Bystronic

Questa volta tocca a Bystronic Automation Technology, azienda svizzera che si occupa di ingegneria meccanica ed impiega oltre 3000 persone in 40 sedi nel mondo. 

150 di dipendenti, quelli dei siti di San Giuliano e Pieve Emanuele, a sud di Milano, hanno recentemente appreso che la multinazionale ha intenzione di chiudere.

Anche la modalità della comunicazione è un già visto: con una mail l’amministratore delegato si complimenta per il lavoro e la serietà dell’organico, poi annuncia che Bystronic intende “procedere, nel minor tempo possibile, alla cessazione delle attività” e “alla conseguente risoluzione dei rapporti di lavoro con gli attuali lavoratori”.

Come cancellare in un click quotidianità, serenità e progetti di intere famiglie, inserite in un contesto locale già messo a dura prova dalla congiuntura economica. 

150 posti di lavoro in meno portano anche gravi ripercussioni alle piccole imprese che fanno parte di un indotto: servizi, trasporti, commercio locale legati alla presenza delle aziende sul territorio.

Le proteste dei lavoratori e dei sindacati

Dallo scorso 15 ottobre è in atto una protesta, supportata dai sindacati che con la dirigenza della bernese Bystronic cercano di trovare una soluzione che eviti la cessazione delle attività nei due stabilimenti italiani e delle istituzioni locali, solidali ai lavoratori e pronte ad intervenire sugli effetti della chiusura.

Nulla di fatto dall’incontro della scorsa settimana con Assolombarda, l’associazione delle imprese che operano nelle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza e Pavia. 

Secondo il segretario della Fiom di Milano Giovanni Ranzini la multinazionale svizzera è stata ferma sulla volontà di chiudere i siti lombardi, sostenendo di “sapere da tempo che avrebbero licenziato 150 persone ma di non averlo comunicato a sindacato e rappresentanti dei lavoratori per questioni di riservatezza”.

Il 22 ottobre la protesta è arrivata davanti alla sede della Quarta commissione di Regione Lombardia. I rappresentanti della politica hanno dato ascolto alle richieste dei sindacati alla presenza di una rappresentanza aziendale.

Presente anche Alfio Catania assessore alle politiche del lavoro nel comune di San Giuliano milanese, che sarebbe pesantemente colpito dalle scelte di Bystronic.


Ringrazio la Quarta Commissione di Regione Lombardia per l’incontro di oggi. È stato proficuo dal punto di vista della vicinanza ai lavoratori che, in questo momento, hanno bisogno e necessitano dell’impegno da parte delle istituzioni. Il 28 di ottobre ci sarà un Consiglio comunale aperto per far sentire la voce dei sindacati, la voce dei lavoratori, la voce di quelle famiglie che sono coinvolte in questa procedura. Sperando, dal punto di vista del Comune di San Giuliano come di quello di Piero Emanuele, che l’azienda possa ritrattare, possa ritirare la procedura.

Alfio Catania assessore a San Giuliano milanese,

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