Giulia Bertotto 6 Ottobre 2024
Una manifestazione di solidarietà si è svolta nella mattina del 4 ottobre, sotto al Tribunale di Trieste dove è iniziato il processo contro 18 manifestanti fermati durante lo sgombero del presidio anti Green Pass che si era tenuto al varco 4 del Porto di Trieste il 18 ottobre 2021.
Quel giorno, affermano alcuni manifestanti, “L’Italia ha scritto una delle pagine più oscure della propria storia, con la negazione dei diritti fondamentali sul proprio corpo, nonché di quelli civili, garantiti dalla Costituzione, come il diritto la lavoro e la libertà di protesta pacifica”.
“Questo processo colpisce singoli cittadini e attivisti che hanno partecipato durante quella che noi riteniamo una dittatura in chiave sanitaria a mobilitazioni pienamente legittime, finite con le cariche, gli idranti e le violenze di stato che molti ricordano.
Con tutti i capi d’accusa a mio e a nostro carico qualcuno potrebbe pensare a un’organizzazione mafiosa, e invece no, siamo semplici e onesti cittadini che si sono battuti pacificamente per la Libertà. Stranamente tra più di 20 mila manifestanti, che in quel giorno affollavano il porto di Trieste, hanno colpito a caso, per modo di dire, 18 persone, tra cui il sottoscritto” ha affermato Ugo Rossi, Consigliere Comunale di Trieste e portavoce di Insieme Liberi.
L’evento per dare “solidarietà ai processati” è stato organizzato dal Coordinamento No Green Pass e Oltre – Trieste, hanno aderito Insieme Liberi e l’Associazione Alister.---
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