L'esercito nordcoreano arriva in Russia e provoca indignazione in Occidente. Ma Mosca e Pyongyang hanno sottoscritto un Trattato di mutua difesa simile a quello Nato...
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Mentre i russi avanzano su tutti i fronti, a Kursk come nel Donbass, la guerra ucraina vede l’arrivo dei soldati della Corea del Nord in Russia, svolta prima negata sia a Oriente che a Occidente, poi confermata un po’ da tutti.
Sul tema, un interessante articolo di Daniel McAdams sul sito del Ron Paul Institute: “L’ulteriore colpo di scena di migliaia di ‘comunisti malvagi’ della Corea del Nord i quali urlando attraversano la tundra russa (a cavallo, senza dubbio), promette di aggiungere nuove linee narrative al dramma inventato dai media tradizionali e dalla maggior parte dei circoli di Washington; e in effetti i soliti noti stanno abboccando furiosamente all’amo”.
Guerra alla Russia
“Prendete il presidente della Commissione per l’Intelligence della Camera degli Stati Uniti, Michael Turner. È così indignato per la presenza di soldati dell’esercito nordcoreano in Russia che ha addirittura inviato una lettera al presidente Biden chiedendo la guerra. ‘Se le forze militari nordcoreane si unissero alla guerra della Russia contro l’Ucraina’, ha riferito Fox News, ‘gli Stati Uniti dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di un’azione militare diretta’”.
“Contro chi? Siamo già coinvolti in una guerra per procura contro la Russia attraverso l’Ucraina. Siamo già direttamente coinvolti nella guerra che Israele sta conducendo su sette fronti, contro i suoi vicini e l’Iran. Chi pensa che dovremmo attaccare, il presidente Turner, se le truppe nordcoreane sono presenti in Russia? La Russia? La Corea del Nord? La Cina? Tutti quanti?”
“La Corea del Nord e la Russia hanno appena firmato un trattato in base al quale i loro eserciti collaboreranno più strettamente e si aiuteranno a vicenda se uno dei due Paesi è minacciato. Mentre un accordo del genere sembra che dia i brividi a Turner e agli altri neocon, non è niente di diverso dal trattato di difesa reciproca che gli Stati Uniti hanno con i loro partner NATO e con molti altri su base bipartisan”.
“I trattati valgono per me, ma non per te? È questo il nome del gioco ‘dell’ordine internazionale basato sulle regole?’ L’ipocrisia, però, è ancora più stridente. È risaputo e ampiamente riportato che i paesi della NATO stanno addestrando truppe ucraine non solo nei paesi della NATO, ma anche all’interno della stessa Ucraina“.
“Quindi va benissimo che gli Stati Uniti e i suoi partner della NATO inviino truppe all’interno dell’Ucraina per addestrare i suoi militari a uccidere russi e persino a far funzionare sistemi d’arma sofisticati all’interno dell’Ucraina che l’esercito ucraino non potrebbe mai far funzionare da solo, ma se la Russia stringe un accordo con la Corea del Nord che prevede che i due eserciti possano addestrarsi insieme all’interno della Russia si tratta di una ‘linea rossa’ (come ha scritto il presidente Turner) che necessita che iniziamo la terza guerra mondiale”.
Una nuova sceneggiatura
In realtà, scrive ancora McAdams, “ciò a cui stiamo assistendo è la genesi di una nuova narrazione dopo che circa 500 narrazioni pregresse sull’Ucraina sono crollate sotto il peso delle loro stesse contraddizioni. Ricordate i due anni di narrazione sul tema ‘la Russia sta perdendo?’ Bene, proprio questa settimana il Comandante supremo alleato della NATO in Europa, il generale Christopher Cavoli, ha detto in un’intervista alla rivista tedesca Spiegel che la Russia sarebbe uscita da questo conflitto PIÙ FORTE di quando vi è entrata! Ma ovviamente stanno perdendo…”
“Quindi cosa fare? Proprio come fanno gli sceneggiatori di Hollywood quando una sit-com ha esaurito le sue stagioni e si sta logorando dal punto di vista della trama, inseriscono un nuovo personaggio. Inseriscono un nuovo colpo di scena per emozionare gli spettatori e dare loro nuovi motivi per continuare a vedere il programma”.
“È divertente, ma neanche tanto perché il futuro del mondo è in bilico. Proprio come il film Idiocracy è diventato un documentario dei nostri tempi così assurdi, così lo è diventato Wag the Dog. Il complesso militare-industriale con i suoi alleati in stile Hollywood producono infinite narrazioni per far andare avanti il treno della cuccagna…”. Dove l’ultimo riferimento è agli affari multimiliardari che sta facendo l’apparato militar industriale con la guerra ucraina e altro.
Per inciso, Idiocracy è un film distopico-satirico sull’abbassamento generalizzato del QI che mette a rischio l’esistenza stessa dell’umanità, mentre Wag the Dog – uscito in Italia con il titolo Sesso e potere – è un film che racconta di un presidente che, per occultare uno scandalo sessuale che lo riguarda, inizia una guerra in Albania manipolando ad arte i media per legittimarla agli occhi dell’opinione pubblica (riferimento neanche troppo velato allo scandalo Lewinsky, che travolse Bill Clinton prima dell’intervento Usa nei Balcani).----
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