Le capacità militari dell’Ucraina, fra propaganda e realtà. Sempre più a corto di uomini e materiale bellico, l’esercito di Kiev è costretto a ricorrere a tattiche suicide e a colpi mediatici.  1/17
Le capacità militari dell’Ucraina, fra propaganda e realtà.

Sempre più a corto di uomini e materiale bellico, l’esercito di Kiev è costretto a ricorrere a tattiche suicide e a colpi mediatici.

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Incapace di compiere ulteriori controffensive sul terreno, l’Ucraina sta ricorrendo sempre di più ad operazioni di grande impatto mediatico (ovviamente, grazie alla complicità dei media occidentali) ma di scarsa rilevanza militare. 2/17
In questa categoria rientrano gli attacchi con droni alla base aerea di Engels in territorio russo, ma anche l’estemporaneo attacco con missili HIMARS a Makeyevka, in Donbass, che ha ucciso poco meno di un centinaio di riservisti russi. 3/17
Sui gravi problemi dell’esercito ucraino è interessante l’analisi di Alex Vershinin, del Royal United Services Institute for Defence & Security Studies (RUSI), già autore di un rilevante studio sulle inadeguatezze dell’industria bellica occidentale: rusi.org 4/17
Vershinin rileva che la guerra di manovra degli ucraini è ostacolata da 2 fattori: 1) la limitata quantità di munizioni di artiglieria e la ridotta produzione di materiale bellico 2) considerazioni legate alla coalizione che sostiene Kiev. 5/17
Vershinin rileva che la guerra di manovra degli ucraini è ostacolata da 2 fattori:

1) la limitata quantità di munizioni di artiglieria e la ridotta produzione di materiale bellico 

2) considerazioni legate alla coalizione che sostiene Kiev. 

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L’Ucraina iniziò la guerra con 1.800 pezzi di artiglieria di calibro sovietico. Essi permettevano di sparare 6.000-7.000 proiettili al giorno, contro i 40.000-50.000 dei russi. Questa artiglieria è ormai a corto di munizioni o fuori uso. 6/17
Al suo posto l’Ucraina sta usando 350 pezzi di artiglieria di calibro occidentale. Molti dei quali sono stati distrutti o sono fuori uso per l’utilizzo eccessivo. Intanto le stesse nazioni occidentali stanno finendo le loro munizioni. 7/17
Si stima che gli USA attualmente producano un massimo di 15.000 proiettili da 155mm al mese. La produzione dovrebbe salire a 40.000 al mese entro il 2025 (equivalenti ad appena 1.300 proiettili al giorno). 8/17
Ciò obbliga l’Ucraina ad affidarsi a massicce formazioni di fanteria votate a riconquistare territorio ad ogni costo (di fatto una strategia suicida). Kiev semplicemente non è all’altezza delle capacità di artiglieria russe. 9/17
Il 2° fattore che limita lo sforzo bellico ucraino è di essere affidato in toto alla sfilacciata coalizione occidentale che lo sostiene. Oltre ad aggravare i problemi logistici, senza una costante serie di vittorie questa coalizione è sempre sul punto di perdere coesione. 10/17
Ciò obbliga gli ucraini a lanciare nuovi attacchi a prescindere dal costo in termini di uomini e materiali. Il tallone d’Achille di questa strategia sono proprio gli uomini. L’Ucraina ha iniziato la guerra con 43 milioni di cittadini di cui 5 mil. di uomini in età militare. 11/
Ma, secondo l’ONU, 14,3 milioni di ucraini hanno lasciato il paese. Altri 9 milioni si trovano in Crimea e in altri territori controllati dai russi. Ciò significa che al governo di Kiev resta una popolazione di 20-27 milioni e meno di 3 milioni di uomini arruolabili. 12/17
Un milione è già stato arruolato, e fra quelli che rimangono molti non sono fisicamente in grado di svolgere il compito oppure occupano posizioni vitali nell’economia del paese. Per farla breve, l’Ucraina si troverà presto a corto di uomini. 13/17
A ciò che scrive Vershinin possiamo aggiungere che Kiev è ormai totalmente dipendente dall’Occidente per finanziare il proprio governo. Nel 2022 si stima che l’Ucraina abbia subito una contrazione del PIL pari al 35-40%. 14/17
A novembre il governo ha stimato un deficit di bilancio di 38 miliardi di $ per il 2023. E questo per i servizi essenziali, e senza tener conto degli ulteriori costi prodotti successivamente dalla campagna missilistica russa contro la rete elettrica. 15/17
Quest’ultima, a sua volta, impone dei costi non soltanto sulla popolazione civile ma anche sull’esercito, accrescendone le difficoltà logistiche, ostacolandone i trasporti, aumentando il ricorso ai generatori e quindi il consumo di carburante. 16/17
Di questo passo, il collasso dell’esercito e dello stato ucraino prima o poi sarà inevitabile, e l’Occidente non ha i mezzi militari e le risorse finanziarie per impedirlo, a meno di non volersi impegnare in un conflitto diretto con la Russia. 17/17