Pare che i Libici abbiano accolto con fervente entusiasmo il nuovo "Piano Mattei" del governo Meloni (qui in foto abbracciata al premier illegittimo Dabaiba ieri a Tripoli).
Infatti numerose manifestazioni di protesta si sono tenute in tutto il Paese e a Zuwara hanno persino assaltato il complesso dell'Eni.
Un grazie sentito insomma, quello dei Libici, per aver strappato un assegno (8 miliardi di dollari) che con il gas ha poco a che fare, ma è piuttosto un finanziamento alle milizie di Tripoli perché continuino a mantenere la capitale libica una roccaforte fuori controllo.
Per fortuna questi contratti sono illegali, sono carta straccia. Dabaiba non ha la facoltà di concedere nessun diritto di esplorazione e perforazione, ma i soldi che arriveranno al governo usurpatore sono veri.
Una sorta di tangente per tenere vivo questo mostro politico e coloniale insediato a Tripoli, contro la volontà del resto della Libia.
Sinistra immigrazionista dei diritti a doppio standard non pervenuta sull'argomento, infatti sull'argomento regge la candela atlantista della Meloni.
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