giovedì 20 gennaio 2022

ByoBlu - Professori italiani chiedono l'espatrio in Bielorussia: fuga di cervedlli dal "ex bel paese"....grazie al Pd...IV...M5S...Leu........


20 Gennaio 2022

La vicenda che raccontiamo oggi ha dell’incredibile e farebbe quasi sorridere, se non fosse una precisa rappresentazione del clima che vige al momento in Italia. Restrizioni su restrizioni e continue compressioni dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, hanno iniziato a stancare cittadini italiani a tal punto, da voler letteralmente fuggire. Una società che si è ammalata per cercare di evitare di ammalarsi e che ora è spaccata in due, tra cittadini buoni e greenpassati e cittadini cattivi che non intendono esibire un lasciapassare persino per farsi tagliare i capelli. Per quale motivo restare in un Paese che si fonda sull’odio e che, per le dichiarazioni stesse del presidente del Consiglio Mario Draghi, esclude letteralmente dalla società una minoranza di persone? La stessa domanda se la sono posta due professori universitari italiani, Gandolfo Dominici e David Conversi, che hanno sottoscritto una richiesta d’espatrio all’ambasciata bielorussa nella Repubblica italiana.

Richiesta d’espatrio in Bielorussia

Il professor Gandolfo Dominici insegna marketing e cibernetica all’Università di Palermo, mentre David Conversi è docente di psicologia presso l’Università Sapienza di Roma. Quest’ultimo è presidente dell’associazione Coscienze Critiche, mentre Dominici è membro del direttivo. I due si fanno portavoce di un gruppo di professori universitari, medici e imprenditori che “data la situazione di gravissima limitazione delle libertà personali e dei diritti civili in Italia, sono interessati ad espatriare in Bielorussia”, si legge nella lettera inviata all’ambasciata. Il gruppo non intende continuare a vivere in un contesto in cui la libertà è condizionata e può quindi essere data e tolta in base a requisiti decisi dalla politica.

Lukashenko non ha infatti mai imposto restrizioni

Ma perché come destinazione è stata scelta proprio la Bielorussia? “Secondo la propaganda europea la Bielorussia sarebbe una ‘dittatura’, mentre l’Italia (il Draghistan) sarebbe una democrazia – spiega il professore dell’Università di Palermo -. A mio parere in un Paese come l’ex Italia, quella dove valeva la Costituzione, ora divenuta Draghistan e dove la libertà è schiavitù, allora è chiaro che la democrazia sia dittatura e viceversa”. Insomma, se in questo periodo storico tutto sta progressivamente diventando il contrario di tutto, davvero la Bielorussia è come viene raffigurata dal mainstream? Per quanto concerne la gestione dell’emergenza sanitaria, il presidente Lukashenko non ha infatti mai imposto restrizioni, ma ha solo pronunciato delle raccomandazioni. Niente lockdown, niente mascherine obbligatorie, niente coprifuochi, niente obbligo vaccinale. Mentre in diversi stati europei, uno su tutti l’Italia, i cittadini non hanno più diritti, ma soltanto obblighi cui adempiere.

Una fuga di cervelli preoccupante per il futuro

Un contesto nauseante, in cui esiste un solo e unico argomento di discussione e che non prevede contradditorio. O la si pensa come la maggioranza, oppure si è considerati uno scarto della società, un emarginato, che, come i cani, non può nemmeno accedere a un negozio. E quindi perché continuare a vivere in questo modo? Come mostra questa faccenda, a voler scappare sono professori, medici e imprenditori che vengono meno allo sviluppo economico e sociale del Paese. Un fenomeno che potrebbe presto aumentare, con una fuga di cervelli che, ben volentieri, verrebbero accettati da Paesi che ne hanno bisogno. E infine, provate a immaginare lo schiaffo all’Unione europea, da parte di Lukashenko che viene a prendere dei cittadini italiani direttamente nel Belpaese.

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