Claudio Borghi Aquilini si collega con il #TgTalk di Byoblu alle 19, dopo la giornata incandescente alla Camera per l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, venuto a riferire sul MES, e fa le prime rilevazioni su quello che realmente successe il 15 giugno, quando Giuseppe Conte sostiene di avere mostrato il testo del MES agli ex alleati di Governo.
“Siamo in mano a un travisatore seriale. Il testo del Mes è stato reso noto a quattro persone il 15 di giugno con modalità da Paese occupato: il cap'ufficio di Conte, Goraci, convocò Alberto Bagnai, Laura Castelli, Massimo Garavaglia e un assistente di Fraccaro a Palazzo Chigi, in una stanza chiusa, dove potevano visionare questo testo provvisorio, in inglese. Senza poter prendere appunti, senza poter fare foto, senza poter fare niente. Questa è la verità!”.
Claudio Borghi Aquilini si collega con il #TgTalk di Byoblu alle 19, dopo la giornata incandescente alla Camera per l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, venuto a riferire sul MES, e fa le prime rilevazioni su quello che realmente successe il 15 giugno, quando Giuseppe Conte sostiene di avere mostrato il testo del MES agli ex alleati di Governo.
“Siamo in mano a un travisatore seriale. Il testo del Mes è stato reso noto a quattro persone il 15 di giugno con modalità da Paese occupato: il cap'ufficio di Conte, Goraci, convocò Alberto Bagnai, Laura Castelli, Massimo Garavaglia e un assistente di Fraccaro a Palazzo Chigi, in una stanza chiusa, dove potevano visionare questo testo provvisorio, in inglese. Senza poter prendere appunti, senza poter fare foto, senza poter fare niente. Questa è la verità!”.
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