venerdì 3 maggio 2019

Tasse ovvero l’evergreen che non tradisce mai e il bipolarismo di Cairo

(Roberta Labonia – blogdistelleedintorni.blogspot.com) –
 I dati ISTAT di fine aprile hanno destabilizzato tutto il mainstream nazionale: Pil fuori dall’area di recessione, crescita dei lavoratori a tempo indeterminato, abbassamento delle soglie di disoccupazione, addirittura di quella giovanile, pur sempre alta ma che segna il miglior dato dal 2011.
Ce n’è abbastanza per i media nostrani da sfasciarsi la testa: come smorzare le timide speranze suscitate negli italiani da questi dati e far abbassare le penne a quegli scappati di casa dei grillini, che col loro superministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, un ex bibitaro, come lo chiamano i fricchettoni delle opposizioni, hanno reso possibile questi risultati? Niente paura, ci pensa la Myrta Merlino, che, appollaiata sul suo trespolo negli studi de La7, stamattina si è fatta affiancare dai pasdaran pronti a chiamata, nemici doc dell’attuale esecutivo...
Si va dal super esperto tributarista, quello che si atteggia a plebeo ostentando la sua calata romana, Raffaello Lupi, ma che in realtà è uno che bazzica gli ambienti che contano (ha collaborato con società del gruppo media Fbc di Alan Friedman, insomma non é proprio quel che si dice un uomo del Popolo), passando per Corradino Mineo, l’uomo in perenne ricerca di sé stesso, quello che da giornalista a senatore piddino, al gruppo misto fino ad approdare a Sel (oggi sinistra italiana) è stato un’attimo, per arrivare all’economista Veronica De Romanis, la stampellona simpatica come un unghia incarnita, paladina dell’euro austerity, moglie di certo Lorenzo Bini Smaghi, di origini patrizie, uno che se l’è assicurate tutte le cariche pesanti del gotha europeo: già membro del comitato esecutivo della BCE fino al 2011, gli è stata di recente sfilata la presidenza di Italgas (gentile cadeau del Governo Renzi nel 2016), quale effetto della convergenza di 5Stelle/Lega sul nome di Alberto dell’Acqua, prof. della Bocconi, insomma ce n’è abbastanza perchè la segaligna consorte del decaduto nobile Bini Smaghi, assicuri alla Myrta il travaso di tutta la sua bile all’indirizzo di Di Maio (Lega lasciata sempre in sottofondo,mai attaccata frontalmente in casa Merlino, il nemico da abbattere rimane l’antisistema 5Stelle).
Con questo parterre al vetriolo la giornalista di punta di Cairo, strafregandosene dei dati ISTAT che, in un giorno simbolico come il primo maggio, hanno iniettato una piccola dose di fiducia in tutti i lavoratori italiani, (almeno in quelli non lobotomizzati da fruste ideologie di “destra” e “sinistra”), ha aperto la trasmissione con un titolo “refugium peccatorum” di tutti i venditori di fumo tanto al chilo:
“L’eterna promessa del calo delle tasse”. Un argomento di facile presa, buono per tutte le stagioni e, soprattutto, buono per attaccare tutti i Governi, specie quelli che sembrano azzeccarle se non tutte, abbastanza da preoccuparsene.
Le accuse rimbalzate in studio, che addebitano all’esecutivo giallo verde di non aver iniziato una seria lotta all’evasione, sottacendo i provvedimenti assunti dai 5Stelle che consentiranno nuove sinergie fra GdF e Agenzia delle Entrate, l’accesso pieno e congiuto alle banche dati, specie sul segmento critico delle multinazionali; il disonesto assunto che anzi, questo Governo l’aumentera’ la pressione fiscale, “dimenticandosi” lor signori di dire che, se aumento ci sarà, andrà esclusivamente a carico di banche, assicurazioni, web e gioco d’azzardo e a tutto vantaggio di bonus per famiglie e piccoli imprenditori, sono tutti marchiani tentativi di mistificare la realtà dei fatti. E poi da che pulpito!
Certe accuse, uscite dalla bocca di personaggi attaccati da sempre alle mammelle delle sinistre e delle destre poltronare, quelle che con una mano hanno lisciato per decenni il pelo ai mega evasori e ai delocalizzatori e, con l’altra, hanno subissato di tasse intere generazioni di lavoratori a busta paga e micro imprenditori, suonano credibili come lo sarebbero le lacrime di Hannibal the Cannibal versate sul corpo della sua ultima vittima.
E non é finita qua, chiusi i riflettori su casa Merlino, cari telespettatori magari incuriositi dalla emittente targata Cairo, l’uomo d’oro della nuova imprenditoria nostrana, quello che un decotto Berlusconi pochi giorni fa ha indicato come il suo “ex assistente” e al quale, a detta sua, ha proposto di succedergli (e non è detto affatto che non lo faccia), stasera, con un bipolarismo politico/mediatico degno del miglior “patto del nazareno”, manderà in onda, nell’ordine, gli altrettanto schierati e portatori dell’europensiero in tenuta antigovernativa, Panella, Gruber e Formigli, ognuno di loro attenti a raccontarci tutto tranne ciò che conta in questo momento nel Paese, specie quando ciò che conta ha una connotazione vagamente positiva.
Li vedremo documentare, ad esempio, un Renzi pizzicato nella sua ormai conclamata irrilevanza a far jogging nei dintorni di Firenze, assisteremo ai commenti stucchevoli sull’ improvvida uscita di un Del Rio che sembra volesse aprire il dialogo con i 5 Stelle (mal gliene incolse!), all’ospitata della candidata alle europee Alessandra Moretti (quella diversamente acuta che vuole mettere le tendine alle croci cimiteriali quando si celebra il rito funebre di diversa confessione), fino all’abusato, reiterato racconto dei 2 casapound stupratori usciti fuori di testa, tanto da essere rinnegati dal loro stesso partito, ma che si sa, fa taaaanto antifascista.
Poco gli cale evidentemente a Cairo&Co, (a cui associamo anche i non menzionati Mentana, Floris e Giletti…), della domanda che tutti questi siparietti suscitano in molti italiani: ma a noi che ce ne frega?
Come al solito si prevedono salotti fra pochi intimi

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