Un pezzo di copia-incolla.
Con la scusa delle #FakeNews hanno chiuso 24 pagine #Facebook a favore del governo con 2 milioni di utenti. Utenti “che condividevano informazioni false e contenuti divisivi su migranti, antivaccini e antisemiti a ridosso delle elezioni europee, oltre la metà a sostegno di Lega e 5 Stelle”.
La decisione – si viene subito a sapere – è arrivata grazie alle segnalazioni di AVAAZ.
“Spuntata negli Stati Uniti, a New York dodici anni fa, nel 2007, Avaaz è una sorta di sigla finalizzata alla “organizzazione di comitati di propaganda elettorale”, di ispirazione tendenzialmente parademocratica. Attraverso colossali indirizzari mail, infatti, invade quotidianamente i computer di tutti gli iscritti alla sua piattaforma, post poi sponsorizzati e promossi su tutti i social.
Una corazzata che controlla le ONG di mezzo mondo, Open Society, e condiziona i destini di tanta politica, geopolitica, sottopolitica e parapolitica. Nell’International Board di Open – va ricordato – siede la nostra Emma Bonino, commissario UE esattamente vent’anni fa, oggi al timone di + Europa con Bruno Tabacci e Benedetto Della Vedova. Una formazione politica che ha sempre ottenuto pingui finanziamenti dalle sigle dell’arcipelago firmato Soros. Secondo il Washington Post, il gruppo MoveOn.org ha ricevuto nel 2004 “1,6 milioni di dollari da George Soros e da sua moglie”.
(da Il Giornale):
Avaaz, l’ong legata a Soros che segnala a Facebook le pagine fake
L’oscuramento delle pagine fake in Italia voluto da Facebook è arrivato dopo le segnalazioni di Avaaz, l’ong con sede a New York che ha profondi legami con il tutto il mondo progressista internazionale, Soros compreso
…. il fatto che Avaaz non sia un organo imparziale è facilmente dimostrabile che le segnalazioni della ong fondata da Ricken Patel nel 2007 siano politicamente orientate e tutt’altro che super partes. Lo dimostrano le battaglie politiche dell’organizzazioni e i finanziamenti di cui ha beneficiato.
avaaz.org, infatti è stata co-fondata da Res Publica e dal gruppo progressista MoveOn.org. Quest’ultimo, vicino al partito democratico americano, ha ricevuto nel 2004, secondo il Washington Post, “1,6 milioni di dollari da “George Soros e sua moglie”. ….
Nel 2018, per esempio, come ricorda Gli Occhi della Guerra, Avaaz ha lanciato una petizione contro l’organizzazione dei Mondiali in Russia. Nel mirino c’erano Vladimir Putin e il presidente siriano Bashar al-Assad: “Da tutto il mondo vi chiediamo con forza di opporvi ai crimini contro l’umanità che la Russia sta perpetrando in Siria:
Nel febbraio dello scorso anno, come scriveva Franceso Boezi su IlGiornale.it, Avaaz invitava a votare contro la coalizione di centro-destradata per vincente in tutti i sondaggi: tant’è che sulla sua pagina Facebook veniva pubblicato un video dal contenuto eloquente: “La coalizione Berlusconi Salvini Meloni è quasi maggioranza. Maggioranza. Ma possiamo fermarli…”.
Zuckerberg, quando hai tra gli investitori la Cia puoi dire di non sapere?
di Alberto Negri*
Quando hai tra gli investitori la Cia e sei all’incrocio dei poteri non puoi dire di non sapere: o sei fesso o vuoi fare fessi gli altri. Il primo investitore di Facebook è il cofondatore di PayPal, Peter Thiel, nato a Francoforte, è un neo-con membro del gruppo Bilderberg, d [….] Il Bilderberg è una congregazione che annovera rappresentanti del mondo della finanza, della politica e dei media.
Scorrendo l’elenco degli altri investitori di Facebook notiamo la Greylock Partners. Uno dei soci della Greylock è Howard Cox, ex membro del business board del Pentagono e del consiglio della In-Q-Tel. La In-Q-Tel, un nome sconosciuto ai più, è dal 1999 il braccio imprenditoriale della Cia e gestisce l’outsourcing per la ricerca. La In-Q-Tel consente alla Cia di tenersi al passo con i tempi dal punto di vista tecnologico.
(Post Facebook del 22 marzo 2017).
(Post Facebook del 22 marzo 2017).
Le persone anti-Facebook sono schedate dalle autorità federali USA
Il fatto di aver espresso pubblicamente sul net la ditta Facebook vi esclude dal visto di entrata in USA. Individui che hanno aderito o partecipato alla campagna di boicottaggio di Facebook sonno stati schedati d diverse agenzie federali. Ufficialmente, Facebook è una ditta privata senza legami organici col governo americano
Incontro Macron-Zuckerberg: nasce l’Autorità Garante dei Social Network
PARIGI (FRANCIA) – Come una star, all’Eliseo arriva Mark Zuckerberg…
L’inventore di Facebook ha avuto un incontro questo venerdì con il presidente Emmanuel Macron, con il Segretario di Stato per il digitale Mounir Mahjoubi e con molti imprenditori francesi.
La Francia si propone, infatti, come il paese che inventa il regolamento europeo dei social network, per un maggiore controllo dei contenuti pubblicati, proponendo la creazione di un’autorità amministrativa indipendente in ogni paese europeo.
L’inventore di Facebook ha avuto un incontro questo venerdì con il presidente Emmanuel Macron, con il Segretario di Stato per il digitale Mounir Mahjoubi e con molti imprenditori francesi.
La Francia si propone, infatti, come il paese che inventa il regolamento europeo dei social network, per un maggiore controllo dei contenuti pubblicati, proponendo la creazione di un’autorità amministrativa indipendente in ogni paese europeo.
Zuckerberg e Macron si sono detti a favore di un maggiore controllo da parte delle autorità pubbliche
“Spero che questo regolamento possa diventare un modello utilizzato nell’Unione europea”.
Mark Zuckerberg
CEO Facebook
Mark Zuckerberg
CEO Facebook
“Per impedire alla Russia di influenzare le prossime elezioni, Facebook e Google decideranno il risultato” (IRONIA)
(La Stampa neocon applaude:)
NewsGuard, una squadra di giornalisti recensisce i siti di informazioni per garantire trasparenza e credibilità
Dopo aver vagliato più di 2 mila siti negli Stati Uniti, dal 13 maggio sbarca in Italia: recensite ad ora oltre il 70 per cento delle notizie online, molte più luci verdi di quelle rosse.
Il cofondatore Gordon Crovitz di questa NewsGuard è membro del Council on Foreign Relations (CFR) di Rockefeller, della American Enterprise (la potente lobby neocon che ha promosso le guerre di Bush jr. per Israele) e la Heritage Foundation, dei miliardari “di destra” fratelli Koch, e collegata agli interessi del Complesso Militare-industriale. .
Soros anche qui:
(E non dimentichiamo questa:)
A proposito di censura:
L’ONU censura per la terza volta la lista delle imprese che traggono profitto dagli insediamenti illegali di Israele
10 marzo 2019
The National – 10 marzo 2019
Le Nazioni Unite hanno rimandato per la terza volta la scorsa settimana la pubblicazione di una lista nera di imprese israeliane e internazionali che traggono profitto direttamente dagli insediamenti illegali di Israele nei territori occupati.
[…] Quando furono compiuti gli sforzi per pubblicare la lista nel 2017, Danny Danon, l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, avvertì: “Faremo tutto il possibile per garantire che questa lista non veda la luce del giorno”. Ha aggiunto che penalizzare gli insediamenti era “un’espressione del moderno antisemitismo”.
FASSINA: c’è un problema di libertà democratica
Intervenuto durante il convegno “Europa a un bivio: fine o rinascita?”, ripreso da @byoblu, @StefanoFassina dice chiaramente perché Savona non è stato fatto ministro, e denuncia che oggi “chi sta al Governo non può permettersi di parlare chiaro fino in fondo”.
Direi proprio di sì. Ecco infatti cosa vogliuono i veri democratici da noi: (dal sito di Diego Fusaro):
Erri De Luca al Salone del Libro: togliere il voto agli anziani
Un surreale Erri De Luca spiega che, per evitare il Brexit, bisogna togliere il voto agli anziani. Contro il populismo, cioè ormai contro la democrazia. Qui il video:
“Grazie al cielo siamo riusciti a espellere i fascisti dal Salone del Libro di Torino. Così possiamo serenamente parlare contro il suffragio universale”.
L’Antidiplomatico:
Nonostante le centinaia di migliaia di fake news che leggerete fino al 26 maggio, non dimenticate che questa è e sara’ l’Unione Europea
Lille, 11 maggio 2019. La polizia di Macron e due manifestanti sulla sedia a rotelle. Via @leGneral2
Ancora una volta, da questo totalitarismo ci libereranno gli inglesi?
“Non più una vittoria elettorale, ma una valanga” per Brexit
Elezioni europee: boom di Farage nei sondaggi, panico a Londra e Bruxelles
“Non più una vittoria elettorale, ma una valanga: i numeri dei sondaggi assumono i connotati del boom per il nuovo Brexit Party di Nigel Farage, in vista delle Europee del 23 maggio. E gettano nello sconforto i due maggiori partiti britannici – i laburisti di Jeremy Corbyn, ma soprattutto i conservatori della premier-anatra zoppa Theresa May – non senza destare qualche moto di panico a Bruxelles. [….]
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