mercoledì 20 dicembre 2017

Chi è Carrai, così sul caso Etruria rispunta il mediatore renziano. Casini legge(Video) la sua mail a Ghizzoni



Casini legge la mail di carrai:

http://video.corriere.it/commissione-banche-casini-legge-email-carrai-ghizzoni-mi-chiedono-sollecitarti-etruria/525aea8a-e57d-11e7-bb03-a8143f47e27e
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L'imprenditore fiorentino guida gli aeroporti toscani, ma con le sue aziende investe dall'immobiliare alla cybersecurity. L'ex premier lo voleva consulente a Palazzo Chigi. Gracile, riservato, misterioso, una moglie e due figli. Marco Carrai, 42 anni, è da sempre il migliore amico di Matteo Renzi, pure suo testimone di nozze. Detto appunto «Marchino» per la corporatura esile, Carrai è un imprenditore che opera su più fronti: dagli investimenti immobiliari alla cybersecurity, settore in cui ha investito molte risorse triangolando anche con Israele, dove ha contatti importanti, compreso il premier Benjamin Netanyahu... 

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Etruria, Ghizzoni: «Da Carrai mail per sollecitarmi su acquisizione...


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Tante poltrone, forti fatturati
Carrai ha casa a Firenze, ma i fatturati delle sue società, tra successi e qualche scivolone, lievitano tra Milano, Stati Uniti e Medio Oriente. «Marchino» durante il governo Renzi è stato ad un passo dall’essere nominato a capo del team di Palazzo Chigi per la sicurezza digitale del Paese. Nel capoluogo toscano è anche presidente di Toscana aeroporti, società che gestisce gli scali di Pisa e Firenze: il secondo, dopo venti anni di scontri politici, ha appena incassato dal governo il via libera per realizzare una nuova pista, che porterà a quasi 5 milioni di passeggeri l'anno, il doppio di quelli attuali. E per riuscirci ci sono pure in ballo 100 milioni di euro di finanziamenti statali. Più volte finito sotto i riflettori per la sua fitta rete di relazioni ed intrighi, il vero pallino di «Marchino» sono da sempre le banche. È in questo ambiente, pur non avendo titoli istituzionali, che l'imprenditore fedelissimo di Renzi si è costruito una credibilità, a tal punto da vestire, dietro le quinte e in più occasioni, i panni del «lobbista». Così come dimostra la mail inviata a Ghizzoni («Marco è un mio amico», da detto il banchiere in Commissione, per sollecitare una risposta da parte di Unicredit rispetto alla richiesta di acquistare Etruria.--



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