mercoledì 13 dicembre 2017

Corte dei Cont i: “Ministero dell’EconomiaPd. inadeguato nel valutare i rischi. Gestione sconcertante”

Derivati sul debito, Corte dei Conti: “Ministero dell’Economia inadeguato nel valutare i rischi. Gestione sconcertante”

PS:Ecco i risultati "economici" del Governo RenziPd e del Ministro PadoanPd...<< ...al 31 dicembre 2016 il valore di mercato di tutti gli strumenti derivati sul debito era negativo per 37,9 miliardi. Tra 2013 e 2016 l’impatto sul bilancio pubblico è stato negativo per ben 24 miliardi: 13,7 di esborsi effettivi, il resto come conseguenza di aggiustamenti contabili...>>...se ai due "inconpetenti o ladroni del Partito Democratico", aggiungiamo anche...<<"i magistrati contabili contestano un danno erariale da 4,1 miliardi a Morgan Stanley, due ex ministri, il direttore generale del Tesoro e la responsabile del debito pubblico">>...secondo Voi qualcuno finirà in galera?...ma quando mai...!
umberto marabese
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Il sostituto procuratore presso la Procura regionale del Lazio, audito in commissione parlamentare di inchiesta, ha detto che i controlli sulle possibili conseguenze per le casse pubbliche sono stati insufficienti. I magistrati contabili contestano un danno erariale da 4,1 miliardi a Morgan Stanley, due ex ministri, il direttore generale del Tesoro e la responsabile del debito pubblico.
“Sostanziale inadeguatezza delle strutture ministeriali, soprattutto per quanto riguarda la valutazione del rischio“. “Controlli interni inadeguati o assenti”. Una gestione “sconcertante, perché l’amministrazione al momento della sottoscrizione di prodotti finanziari non è pienamente consapevole delle alee che assumeva”. Ciliegina sulla torta, “comportamenti omissivi” del Tesoro e della responsabile del debito pubblicoMaria Cannata. Non ha usato giri di parole Massimiliano Minerva, sostituto procuratore presso la Procura regionale del Lazio della Corte dei Conti, sentito mercoledì dalla commissione parlamentare di inchiesta sulle banche sul tema dei derivati sul debito pubblico sottoscritti dal ministero dell’Economia con le banche d’affari a partire dagli anni Novanta. Contratti che sulla carta avrebbero dovuto tutelare lo Stato italiano da eventi avversi come l’aumento dei tassi di interesse, ma si sono trasformati in boomerang. Al 31 dicembre 2016 il valore di mercato di tutti gli strumenti derivati sul debito era negativo per 37,9 miliardi. Tra 2013 e 2016 l’impatto sul bilancio pubblico è stato negativo per ben 24 miliardi: 13,7 di esborsi effettivi, il resto come conseguenza di aggiustamenti contabili...
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