lunedì 18 dicembre 2017

ESCLUSIVO:Popolare Vicenza, gli sms tra i renziani e l'uomo di Zonin. E quell'incontro con la Boschi

Popolare Vicenza, gli sms tra i renziani e l'uomo di Zonin. E quell'incontro con la Boschi

Vittorio Malagutti x L'Espresso.

Negli atti della procura sul dissesto della banca veneta spuntano i messaggi tra l'ex direttore generale Sorato e Francesco Bonifazi, renziano di ferro e tesoriere del Pd. Che ha messo in contatto il manager con la futura ministra.

Era un renziano convinto, l'ex direttore generale della Popolare di Vicenza, Samuele Sorato. O almeno così cercava di apparire agli occhi di uno dei dirigenti del Pd più vicini all'ex segretario del Pd, Matteo Renzi. Difficile spiegare altrimenti l'sms inviato l'8 dicembre del 2013 da Sorato a Francesco Bonifazi, tesoriere del Partito Democratico nonché stretto collaboratore di Renzi. «Complimenti a Matteo e a tutti voi per il grande lavoro che avete fatto», scriveva il manager a Bonifazi.
Il messaggio è agli atti dell'inchiesta della procura di Vicenza sul dissesto della Popolare di Zonin, un'inchiesta che vede Sorato tra gli indagati. Quel giorno, l'8 dicembre 2013, i risultati delle primarie proiettavano l'ex sindaco di Firenze verso l'incarico di segretario del partito e, di lì a qualche mese, anche di presidente del Consiglio. E il giorno prima, rispondendo a un messaggio dello stesso Bonifazi che lo invitava a scegliere Renzi alle primarie, Sorato aveva risposto con un eloquente: «Sarà fatto»...

Come noto, il direttore generale della Popolare di Vicenza, cresciuto all'ombra del presidente Gianni Zonin di cui era il principale collaboratore, perse il posto a maggio del 2015, quando cominciarono a emergere con chiarezza ledimensioni del buco in bilancio dell'istituto veneto. Fino ad allora però Sorato aveva coltivato con assiduità rapporti con la cerchia renziana.

All'occorrenza era proprio Bonifazi a fare da tramite con altri esponenti del cosiddetto “Giglio magico” renziano. Si scopre per esempio che, in base a quanto appuntato sulla sua agenda, il 30 ottobre 2013 Sorato era stato ricevuto da Maria Elena Boschi e all'incontro aveva partecipato anche Bonifazi. All'epoca, Boschi, deputata da qualche mese, era coordinatrice della Leopolda e nel febbraio successivo sarebbe entrata nel governo Renzi come ministro delle Riforme. L'agenda non riporta altre informazioni se non la data della visita alla giovane deputata.

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Certo è che la famiglia Boschi poteva dare una mano a Vicenza, e al manager, anche sul fronte del business. Infatti la Popolare di Zonin era a caccia di banche da acquistare e la lista di obiettivi comprendeva anche Banca Etruria, di cui Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena, era amministratore e poi, da aprile 2014 vicepresidente. Nell'agenda di Sorato vengono menzionati, senza ulteriori dettagli, “incontri riservati” con Boschi senior.

Nel marzo del 2015, due mesi prima del ribaltone che mise fuori gioco Sorato, la memoria del telefono del manager restituisce l'evidenza di un sms inviato da Bonifazi. «Mi sono mosso. Vorrei fare approfondimenti con te e alcuni miei parlamentari veneti. Dammi una data». Questo il testo del messaggio inviato dal tesoriere Pd. Secondo quanto emerge dai documenti giudiziari, a facilitare i contatti del manager di Vicenza con il giro renziano sarebbe stato anche Marco Bassilichi, imprenditore toscano, anche lui targato Giglio magico. L'azienda di Bassilichi vende servizi digitali destinati tra l'altro agli istituti di credito e da qui nascono i rapporti con Sorato, con cui sono decine i contatti registrati dal telefono del banchiere.

L'uomo d'affari renziano torna utile, però, anche per aprirsi un varco verso i vertici del Pd. Il 3 marzo del 2015 Bassilichi scrive all'amico Sorato: «Buongiorno Samuele, ieri sera ho cenato con Gabriele (Beni) che ti sta cercando per Luca L. Chiamalo perché Luca ti incontra...». Gabriele Beni è un imprenditore calzaturiero toscano, amico del segretario del Pd. Il "Luca L." citato nel messaggio corrisponde invece con ogni probabilità a Luca Lotti, anche lui esponente del Giglio Magico e sottosegretario alla presidenza del Consiglio durante il governo Renzi.

Ci fu quell'incontro promosso da Bassilichi? L'agenda non lo dice. Due mesi dopo Sorato lascia la Popolare di Vicenza e i messaggi dei renziani diminuiscono fino a scomparire.

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