sabato 9 dicembre 2017

Gerusalemme capitale, all'Onu Italia dice no. Israele bombarda Gaza dopo lancio di tre razzi. Due palestinesi uccisi, oltre 700 feriti

Gerusalemme capitale, all'Onu Italia dice no. Israele bombarda Gaza dopo lancio di tre razzi. Due palestinesi uccisi, oltre 700 feriti


Onu, 5 Paesi Ue in disaccordo con Trump. Italia: "Status va negoziato, nostra ambasciata resta a Tel Aviv". Musulmani in piazza contro Trump in molti Paesi. 



Uno degli attacchi ha raggiunto una base di addestramento di Ezeddin al-Qassam, braccio armato di Hamas, presso il campo profughi di Jabalya. Altre esplosioni sono state segnalate nella vicina località di Shaikh Zayed. Complessivamente l'aviazione ha colpito tre obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza causando la morte di un palestinese di 54 anni, Maher Atalla.

Il capo negoziatore dei palestinesi, Saeb Erekat, ha dichiarato che i palestinesi non parleranno con gli Stati Uniti finché il presidente Usa non annullerà la sua decisione. "Gli Usa non sono più qualificati per occuparsi del processo di pace" ha ribadito in serata il presidente palestinese Abu Mazen.

"L'Onu - è l'avvertimento lanciato dall'inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente, Nickolay Mladenov, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza - ha ripetutamente dichiarato che qualsiasi decisione unilaterale che cerchi di modificare lo status di Gerusalemme potrebbe seriamente minare gli attuali sforzi di pace e potrebbe avere ripercussioni in tutta la regione":

"Trump ha riconosciuto l'ovvio - ha replicato l'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza - che Gerusalemme è capitale di Israele. Ma gli Usa non hanno preso una posizione sui confini, che devono essere ancora decisi da Israele e Palestina".

Ma gli ambasciatori Onu di cinque Paesi europei (Italia, con l'ambasciatore Sebastiano Cardi, Francia, Gran Bretagna, Germania e Svezia ) hanno letto una dichiarazione comune al Palazzo di Vetro dicendosi in "disaccordo" con la decisione di Trump. La decisione "non è in linea con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e non è di aiuto alla prospettiva per la pace nella regione", hanno avvertito i cinque ambasciatori: "Lo status di Gerusalemme deve essere determinato attraverso negoziati tra israeliani e palestinesi". L'Italia, ha poi annunciato Cardi, manterrà la sua ambasciata in Israele a Tel Aviv.

Centinaia di uomini di polizia, a piedi e a cavallo, hanno controllato le strade già delle prime ore del mattino. La tensione era altissima, ma fortunatamente non ci sono stati incidenti gravi. Scontri si sono invece verificati a Betlemme, in varie località della Cisgiordania. Sul confine Israele-Gaza è stato ucciso un palestinese.

Il Grande Imam di al-Azhar, Ahmad Muhammad al-Tayyeb (la più alta autorità dell'Ash'arismo in Egitto considerato da alcuni come una sorta di 'portavoce' del governo egiziano) ha intanto rifiutato di incontrare il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence (che si recherà in Israele e Egitto nella seconda metà di dicembre) in segno di protesta contro la decisione degli Stati Uniti.

• UN PALESTINESE UCCISO DA SOLDATI ISRAELIANI A GAZA
Nella Striscia di Gaza, sul confine, un palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani. L'esercito israeliano ha detto che centinaia di palestinesi stanno facendo rotolare pneumatici in fiamme e lanciando pietre contro i soldati. "Durante i disordini - hanno dichiarato fonti dell'esercito - i soldati dell'Idf hanno sparato 'selettivamente' contro due principali istigatori".

Il ministero della sanità di Gaza ha confermato che uno è stato ucciso, il 30enne Mahmud al Masri. Mentre il secondo, inizialmente dato per morto, è stato portato in sala operatoria in gravissime condizioni. Il bilancio aggiornato degli scontri è di 727 dimostranti feriti, secondo le stime fornite dalla Mezzaluna Rossa palestinese: 61colpiti da armi da fuoco; 479 intossicati da gas lacrimogeni; 200 contusi da proiettili rivestiti di gomma; e altri 27 da cause diverse.

Già ieri in tutti i Territori palestinesi c'erano stati scontri. Più di 30 persone erano rimaste ferite dal lancio di lacromogeni e dai proiettili di gomma sparati dalle forze di sicurezza israeliane. Per oggi, nel giorno dedicato alla preghiera dai musulmani in tutto il mondo, Hamas aveva chiamato i palestinesi a iniziare una "nuova Intifada", in coincidenza con il 30mo anniversario dell'inizio della prima rivolta delle pietre contro Israele.

E il movimento guidato da Ismail Haniyeh ha rincarato la dose: "Né Trump né alcun altro potrà cambiare la verità storica e geografica e la identità della Città Santa. Sogna chi pensa che tutto si esaurirà con le manifestazioni. La santa intifada di oggi ha inoltrato due messaggi: il primo, che respingiamo la decisione del presidente Trump; e il secondo che siamo pronti ad immolarci per difendere Gerusalemme".

A Gerusalemme migliaia di persone si sono accalcate sulla Spianata delle Moschee in un clima teso che è sfociato, per fortuna, soltanto in qualche tafferuglio. È andata peggio a Betlemme, Hebron,Qalqilya, Ramallah, Nablus e a Beit Khanun, ai margini della Striscia di Gaza. Secondo la Mezzaluna Rossa dei 217 feriti in Cisgiordania in questi due giorni, 162 sono rimasti intossicati da gas lacromogeni, 45 hanno riportato contusioni da proiettili di gomma, sette sono stati colpiti da armi da fuoco e gli altri hanno avuto lesioni causate in maniera diversa.

Cisgiordania: scontri in piazza a Betlemme e Ramallah nella "giornata della collera"



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