venerdì 17 giugno 2016

Stefania E. Carnemolla - La Torino dell'élite è in affanno...con le poltrone che potrebbero ruotare.....



di Stefania Elena Carnemolla
Sotto la Mole Antonelliana, che protegge Torino con la sua severità sabauda, Enrico Salza, presidente di Intesa Sanpaolo Highline, simbolo della borghesia bancaria della città, tifa Piero Fassino, sindaco Pd uscente. Allergico a Palazzo Chigi e al suo inquilino - se non si faceva vedere da queste parti era meglio - Salza ha, però, paura: "Fassino non può non vincere, altrimenti finiscono non solo Torino e il Piemonte ma molte altre cose".
Fassino, raccontano a Torino, costretto al ballottaggio, all'improvviso s'è ricordato dell'altra Torino, quella che i banchieri non frequentano, salendo, in un quartiere popolare, su una cassetta di frutta del mercato, parlando alla gente. Nostalgia dei tempi del Pci, del partito operaio tuta e plebe. Non come oggi, dove nel bisbiglio dei salotti ovattati della borghesia torinese è Piero il nome che si fa. Chiara Appendino, dice Salza, non può vincere: "Con quale presunzione i Cinque Stelle possono pensare di governare Torino? Non basta la buona volontà per comandare". Comandare, ché amministraresuona così volgare per taluni.
La Torino dell'élite è in affanno.
E poi c'è lui, il torinese Sergio Rosso del Grande Oriente d'Italia, dal 1983 presidente degli Asili Notturni Umberto I della città, ente massonico per la cura e l'assistenza di poveri e ammalati. Fra i suoi benefattori c'è il Grande Oriente d'Italia, e c'è il Comune di Torino, e la Compagnia di San Paolo, il cui presidente è oggi Francesco Profumo, ex ministro del governo Monti, e dove un tempo come vice presidente sedeva Elsa Fornero, anche lei ex ministro di Monti.
È tutto un mondo, con le poltrone che ruotano....

Non era, invece, seduto in poltrona, Fassino, l'11 marzo scorso quando con Rosso s'è attovagliato a un tavolo per la cena annuale degli Asili Notturni. L'uno accanto all'altro, poco vicino il vice sindaco di Torino, Elide Tisi, cattolica osservante che in una sua nota biografica ama ricordare quel suo incarico da consigliere dell'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo.
C'era la Torino che conta, alla cena. Una notizia comunicata con orgoglio dal Grande Oriente d'Italia, oggi come allora, come quando nel gennaio 2011 il deputato torinese del Pd, Piero Fassino, inaugurò con l'allora Gran Maestro, l'avvocato ravennate Gustavo Raffi, gli ambulatori dentistici degli Asili Notturni. A Torino governava il sindaco Pd Sergio Chiamparino, che, impossibilitato, spedì l'assessore alla Famiglia, Salute e Poliche Sociali Marco Borgione, un cattolico un tempo Margherita, poi Pd, poi Api, poi liste Udc, poi chissà.
È tutto un mondo.
Le cene e le lettere, ché di non solo pane si vive. Come la lettera di Fassino a Rosso, protocollo 6438 del 31 luglio 2015: "Grazie per il lavoro che svolgete ogni sera e ogni giorno". Grazie, perché non è che Torino se la passi così bene. "Torino" scrive Fassino "attraversa un momento difficile, come tutto il nostro paese e non solo, ed è in questi frangenti che la capacità di reagire diventa fondamentale per affrontare le difficoltà. Il welfare dell'Amministrazione civica e quello dell'associazionismo di cui voi fate parte riesce a offrire assistenza alle tante persone in difficoltà; il rapporto di collaborazione tra l'Amministrazione civica e il volontariato è il punto di forza di questo welfare torinese".
È tutto un mondo.
La lettera di Fassino e la lettera di elogi, prot. 677 del 1° giugno 2016, in pieno clima elettorale, della Tisi a Rosso. Senza di voi, come avremmo fatto? Un riconoscimento ufficiale del modello massonico innestato fra le maglie dell'assistenza caritatevole e del volontariato.
Un modello che pare piaccia alle amministrazioni del Pd. Siamo a Camerano, nell'anconetano, dove Rosso è arrivato, anche qui, con i suoi Asili Notturni. È il 10 dicembre 2015, a Camerano governa Massimo Piergiacomi, che nel 2011 il Pd locale candidò a sindaco, e qui, in questo paesino delle Marche, è un giorno di festa perl'inaugurazione della filiale dell'Ambulatorio Dentistico degli Asili Notturni. C'è Piergiacomi, c'è Rosso, c'è Fabrizio Volpini del Pd, presidente di commissione al Consiglio Regionale Marche. E ci sono loro, Antonio Colletta e Paolo N. Corallini, i "Fratelli Medici Dentisti" - li ricorderà nella sua nota del 14 dicembre il Grande Oriente d'Italia - "che hanno curato tutte le fasi di realizzazione del progetto in partnership con il Comune e sono i responsabili dell'ambulatorio".
Giorno di festa, a Camerano, con tanto di conferenza stampa nella Sala del Consiglio Comunale e taglio di nastro tricolore. Perché in fondo piace il welfare mix, come Rosso chiama l'amato "funzionale connubio tra risorse pubbliche e private".
Pd, dove sei? Se lo sono chiesti, a Camerano, denunciandol'arrampicata sugli specchi di Gerardo Galeazzi, segretario cittadino del partito, autore di una locandina affissa alla bacheca della sede: attività benefiche e massoneria, il Pd c'è, tutt'altro.
Il welfare mix in intingolo massonico, che male c'è?
È tutto un mondo.------
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