mercoledì 15 giugno 2016

RenziPdAlìBabà e i 40 ladroni": nuovo record del debito-spreco pubblico ad aprile: 2.230 miliardi. La Bankitalia...."

Bankitalia, nuovo record del debito pubblico ad aprile: 2.230 miliardi

PS: Amici onesti del Pd...come si può continuare su questa strada? ...+123miliardi rispetto a due anni fa....
- In Italia il debito pubblico è salito al record di 2230 miliardi di euro, che comporta un interesse di 80 miliardi di euro l'anno, di tasse, tolti ai servizi pubblici essenziali.
- La pressione fiscale è tra le più alte d'Europa.
- La povertà assoluta in Italia tocca 5,7 milioni di persone, la povertà relativa tocca 10,3 milioni di persone per un totale di 16 milioni di persone.
- Per povertà assoluta s'intende che non ci si può permettere di acquistare un paniere di beni e servizi considerati essenziali per una determinata famiglia per uno standard di vita minimamente accettabile. Non solo la dignità mortificata. Queste persone non possono vivere!
- Renzi tutela la casta, le lobby, le multinazionali, salva le banche e adesso pure... le bad bank, ma non i poveri cittadini.

umberto marabese
------------------------Il dato aumenta di 2,1 miliardi rispetto a marzo. Pitruzzella (Antitrust): "Pone limiti significativi alla possibilità di condurre politiche di crescita basate sullo stimolo fiscale". Brunetta (Forza Italia): "Con il governo Renzi è incrementato di 123 miliardi. C'è poco da festeggiare al no-Imu day" .
Il debito pubblico italiano fa registrare un nuovo record storico ad aprile, aumentando di 2,1 miliardi rispetto a marzo. Secondo le tabelle della Banca d’Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è salito a 2.230,8 miliardi, contro i 2.228,7 miliardi del mese precedente. Si tratta del secondo massimo storico consecutivo, dopo quello già toccato a marzo. Il dato è stato pubblicato mentre il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, presentava la sua relazione al Parlamento. “Il forte peso del debito pubblico – ha spiegato – pone limiti significativialla possibilità di condurre politiche di crescita prevalentemente basate sullo stimolo fiscale. Questo limite sussiste indipendentemente dalle regole europee e dai loro margini di flessibilità”...
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