------------------
L'ex premier ricorda che la missione militare è stata prevista "solo dopo la richiesta di un governo unitario". Obiettivo dal quale, dice, siamo "lontanissimi". Berlusconi: "No ad azioni superficiali. Elevato rischio di causare vittime innocenti". Secondo il Corriere della Sera, 50 incursori delle forze speciali dirette dai servizi segreti sono pronte a partire. “Non ci sono le condizioni per cui si possa intervenire” in Libia e la guerra è “l’ultima cosa da fare”. Romano Prodi, ex premier e dal 2008 a capo del gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa, intervenendo al Tg3 considera del tutto fuori luogo la possibilità di una missione a breve nel Paese nordafricano. “Attualmente – ha detto – siamo lontanissimi” da “un intervento militare“, perché questo ci può essere “solo dopo la richiesta di un governo unitario”, come hanno detto “il nostro presidente del Consiglio e l’Onu“. E sul ruolo guida di Roma nella missione libica, che gli Stati Uniti sono disposti ad appoggiare “con forza”, Prodi spiega: “Un intervento può essere fatto solo in ambito Onu, con un ruolo serio dell’Italia” che, allo stesso tempo, “deve evitare di accrescere le tensioni contro di sé, di attirare le tensioni dei paramilitari e essere abbandonata. L’Italia deve essere impegnata con un ruolo serio ma non certamente sola”....
continua a leggere...:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/03/libia-prodi-non-ci-sono-le-condizioni-per-intervenire-la-guerra-e-lultima-cosa-da-fare/2514871/
Nessun commento:
Posta un commento