Vincenzo Serio e Antonio Giordano hanno lasciato la riunione sul controllo dei voti: "Ci rifiutiamo di partecipare a una discussione formale davanti a un disastro che si sta verificando in questa città". L'ex sindaco contro Guerini e Orfini, attaccato anche da Gotor: "Un capo fazione".
Ricorso bocciato, nuove polemiche incrociate e altrettanta confusione. Il giorno della chiarezza alimenta nuovi veleni. Perché a Napoli, a tre giorni dalle primarie che hanno decretato Valeria Valente candidato sindaco del centrosinistra, il controllo dei voti è coinciso con il durissimo attacco di Antonio Bassolino e dei suoi esponenti nella commissione dei garanti, il cui ricorso (che chiedeva l’annullamento dell’esito del voto in 5 dei 78 seggi) è stato bocciato. Destinatari? I massimi dirigenti del Partito democratico, costretti a incassare anche l’affondo di Miguel Gotor, che ha paragonato il presidente Orfini a un “capo fazione“.
Lo strappo di Antonio Bassolino: “Sentenza preconfezionata”
Uno strappo. L’ex sindaco partenopeo (sconfitto dalla Valente per 425 voti), dopo il ricorso presentato ieri, oggi ha contestato le rassicurazioni del presidente nazionale del Pd Matteo Orfini e del vicesegretario Lorenzo Guerini, che hanno parlato di risultato non inficiato e non condizionato, nonostante i video e le denunce di irregolarità. “Ai vertici del Pd – ha scritto Bassolino su Facebook - qualcuno ha già emesso il verdetto prima che gli organi competenti abbiano esaminato i fatti. E’ una sentenza preconfezionata?“....
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/09/primarie-pd-a-napoli-al-via-riunione-dei-garanti-bassolino-ai-vertici-ce-gia-il-verdetto-sentenza-preconfezionata/2530891/
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