domenica 20 marzo 2016

RenziPd:"Domani facciamo i conti. I voti di Verdini? Servono eccome..."



di Alessandro Sala
Il segretario: «Il sostegno degli ex Pdl? È necessario perché nel 2013 abbiamo perso»

Il capo del Nazareno all’assemblea dei giovani del partito: «Il centrodestra aveva già votato la fiducia a Monti e Letta. La prossima volta vinceremo e non servirà più».

«Conosco un metodo infallibile per non avere in maggioranza Alfano e Verdini: vincere le elezioni, cosa che nel 2013 non è accaduta». Lo ha detto Matteo Renzi al congresso dei Giovani democratici. Quella del segretario del Pd è una replica indiretta a quanti, all’interno del partito, hanno più volte contestato il fatto che i provvedimenti più importanti degli ultimi tempi siano stati approvati con il sostegno dei fuoriusciti di Forza Italia. «Sembra si siano svegliati tutti insieme - ha detto ancora il premier -, ma Alfano e Verdini hanno votato la fiducia come era accaduto col governo Letta e il governo Monti». In ogni caso, ha sottolineato, «La prossima volta le elezioni le vinceremo e i voti del centrodestra non ci saranno». E alla minoranza dem il capo del Nazareno ha mandato un messaggio: «Mi resta l’ambizione di non discutere di piccole beghe ma di temi più grandi. Ma su questo facciamo i conti domani».
«Chi perde le primarie poi dà una mano»....
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Guarda ed ascolta il Video:
http://video.corriere.it/pd-renzi-basta-piccole-beghe-conti-li-facciamo-domani-direzione/0d7e939e-eec6-11e5-a851-4eb96ea5fe45 
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Renzi ha tuttavia dedicato più di un passaggio del suo intervento ai suoi oppositori interni, pur senza mai citarli. «C’è fra di noi qualcuno che crede che essere di sinistra è combattere la ricchezza - ha per esempio sottolineato Renzi -, non combattere la povertà». Poi ha affrontato il tema delle primarie prendendo come esempio il caso di Roma: «Roberto Giachetti deve andare a vincere le elezioni e sono contento che Morassut e tutti gli altri gli diano una mano. Perché la regola delle primarie è che chi perde dà una mano e non scappa. E io lo so perché le primarie le ho perse. Poi meglio vincerle...». Ma ha sorvolato sul caso Napoli, dove Antonio Bassolino, rimasto escluso per poche centinaia di voti, sta dando battaglia chiedendo l’annullamento del risultato nei seggi dove i video di Fanpage e Striscia la notizia hanno evidenziato anomalie e cessioni di denaro agli elettori.
«Impariamo ad abbassare le tasse»
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Guarda ed ascolta il Video:
http://video.corriere.it/renzi-voti-verdini-ci-servono-senza-2013-pd-ha-perso/2013b3ae-eec6-11e5-a851-4eb96ea5fe45 
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Quanto ai temi di governo, Renzi ha riconosciuto di avere fatto ricorso massicciamente ai voti di fiducia («ma se non metto la fiducia col cavolo che passano le unioni civili o la legge elettorale; se non metto la fiducia mi si bloccano le cose in Parlamento») e ha ribadito la necessità di tenere bassa la pressione fiscale: «A fronte della deflazione, vale a dire la crisi che sta vivendo l’Europa, servono tre strumenti: uno è la politica monetaria, bravo Draghi la sta facendo; il secondo è una politica di investimenti e il terzo è il taglio delle tasse». E che il terzo gli stia particolarmente a cuore lo dimostra l’appello rivolto alle nuove leve del partito: «Oggi gli italiani considerano priorità la lotta evasione, sacrosanta, e l’abbattimento della pressione fiscale. Se volete avere un rapporto con la realtà evitate di dire di alzare le tasse o gli italiani ci vengono a rincorrere».
«Il referendum sulle trivelle? Uno spreco»
Infine il premier ha parlato del referendum sulle trivellazioni promosso da alcune regioni. «Che il Pd dia un’indicazione sul referendum sulle trivelle non significa che non ci sia la piena possibilità per chiunque, senza intervento della segreteria, di fare quel che crede. Ma non fatevi prendere in giro: non è un referendum sulle nuove trivelle, che hanno già la linea più dura d’Europa. È un referendum - del tutto legittimo - per bloccare impianti che funzionano. Io lo considero uno spreco, costerà 300 milioni che avrebbero potuto essere utilizzati per gli asili. Ciascuno quando voterà sì o no pensi se sia giusto che 10mila persone perdano il posto».



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