Secondo gli economisti di Unicredit e Intesa Sanpaolo sarà difficile centrare per l'intero 2015 il +0,9% stimato dall'esecutivo. Le previsioni per il periodo luglio-settembre si attestavano su un +0,3% dopo il +0,4% del primo e il +0,3 del secondo. Nello stesso periodo il prodotto interno degli 11 Paesi dell'Eurozona è cresciuto dello 0,3% e quello dei 28 Paesi Ue dello 0,4%.
La mini ripresa italiana perde slancio, rallentata dalla frenata cinese e dalla recessione russa. Nel terzo trimestre, stando alle stime preliminari dell’Istat, il Pil è cresciuto dello 0,2% dopo il +0,3% del periodo aprile-giugno e il +0,4% registrato tra gennaio e marzo. Il dato è sotto le attese degli analisti e le previsioni dello stesso istituto di statistica: il consenso si attestava su un +0,3%. L’Istat nota che “la componente nazionale”, cioè consumi einvestimenti, ha dato un contributo positivo, mentre quella estera ha pesato in negativo. Vale a dire che le esportazioni si sono ridotte. Rispetto al terzo trimestre del 2014, il Pil è aumentato dello 0,9%, il rialzo più alto da quattro anni.--------------
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/13/pil-italiano-rallenta-istat-02-nel-terzo-trimestre-cala-componente-estera/2215365/
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