Il sindaco di Firenze dice di rifare
per un Governo solido, ma ha paura della rinascita della vecchia
Democrazia Cristiana 2.0, che può dare lo stop al suo sogno di Palazzo
Chigi. Così il nuovo asse capitanato dal tandem Enrico Letta e Angelino
Alfano ha fermato, per ora, la rottamazione. Credeva di avere la strada spianata verso Palazzo Chigi. E invece no. Il
voto di fiducia a Enrico Letta il 2 ottobre non ha segnato solo la resa
di Silvio Berlusconi, ma anche lo stop ai sogni di gloria di Matteo
Renzi. Al sindaco di Firenze fa paura la rinascita della balena bianca.
la vecchia Democrazia Cristiana, e non vede nulla di buono per il suo
futuro. Anzi. Il nuovo asse democristiano capitano dal tandem Enrico
Letta e Angelino Alfano - partiti opposti, ma entrambi in Vedrò,
un'estrazione politica e un percorso più in comune di quanto appaia -
rafforza l'attuale premier, mentre mette più ostacoli sulla corsa del
sindaco fiorentino alla leadership......
Bisognerà vedere se
Berlusconi è davvero sconfitto. Di sicuro la giornata in Parlamento ha
dimostrato la rinascita di quella forza politica - la Dc 2.0, sia pure
in forma embrionale - di cui proprio il Cav aveva occupato lo spazio
dopo Tangentopoli. Ma ora i democristiani - mai scomparsi, peraltro -
sono intenzionati a riprenderselo, questo spazio. E Renzi non può far
finta di non vederlo, anzi: archiviati i piani rottamatori su cui era
pronto a sostenere Letta e Alfano - perché Berlusconi avrà pure preso
una bella batosta, ma per ora è sempre lì, in Parlamento, insieme a
tutti i suoi falchi - deve dimostrare di essere uno degli azionisti di
riferimento dell'esecutivo, resistendo alle spinte neocentriste.
Il
sindaco di Firenze lo avrebbe pure ammesso con i suoi fedelissimi: "So
che c'è chi tenta un'operazione di questo tipo. Che si pensa a una legge
proporzionale, ma quando sarò eletto alle primarie porrò il problema
come segretario del Pd: noi saremo per il bipolarismo senza se e senza
ma, non vogliamo il ritorno all'antico e alla prima Repubblica, non
vogliamo che un sistema elettorale che istituzionalizzi le larghe
intese, e non ci sono ex democristiani che tengano". Più facile a dirsi
che a farsi, e, infatti, i suoi sono più prudenti. Mentre i sostenitori
del ritorno della Balena bianca, come Fioroni, sono convinti che sia
possibile. E che Letta possa soffiare la leadership a Renzi.
Il
sindaco di Firenze non intende stare a guardare e così ha iniziato a
organizzare le truppe pescando a sinistra. Già il 2 ottobre ha
incontrato Nichi Vendola a Roma, invitandolo a lavorare insieme, anche
in Aula. Le diverse posizioni sull'esecutivo non devono dividerli, è
stato il ragionamento. E anche in casa ex Ds sta crescendo la
preoccupazione per un'eventuale intesa tra cattolici che ha trovato
nuova spinta nel governo e che potrebbe sottrarre consensi al Pd.
http://www.cadoinpiedi.it/2013/10/03/la_balena_bianca_si_mangia_renzi.html#anchor
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