giovedì 1 settembre 2011

Bersani fa un favore a Casini. E spacca il Pd

In un Paese che rotola come una pietra, nonostante il presidente del consiglio Berlusconi continui a ripetere che “non esiste nessun problema”, anzi ci risolleveremo subito grazie a lui, proprio nel giorno in cui Ezio Greggio presenta un film in 3D e riesce a profanare il tempio della cultura che fu il Festival del cinema di Venezia, e la lobby Mirigliani si prepara a eleggere Miss Italia, non poteva mancare il maggior partito di opposizione ad alimentare quella nebbia con visibilità 50 metri. Il nodo di oggi del centrosinistra, non ancora passata la bufera Penati, è il referendum promosso dai prodiani e voluta con forza da Di Pietro e Sel, che si propone di abrogare il porcellum, l’attuale sistema elettorale. “Io non firmo”, ha detto Bersani davanti a 4000 persone. “Appoggio l’iniziativa, ma non la sottoscrivo perché quella elettorale è una legge che deve passare dal Parlamento”.
Il primo problema – e Bersani l’ha fatto intendere apertamente – è non irritare l’area di centro che fa capo a Pierferdinando Casini, visto che se il Pd si buttasse a capofitto nel referendum salterebbe ogni ipotesi di dialogo con l’Udc....continua....http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/31/bersani-e-il-pd-la-crisi-si-
PS: <<Bersani dice “io non firmo ma lo sosterrò come ho fatto per i referendum del 12 e 13 giugno.” Lo sosterrà, cioè se ne approprierà come ha fatto con i referendum di giugno.>>
Saluti, umberto marabese

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