Gratteri: “Test psicologici ai magistrati? Allora facciamoli anche a chi ha incarichi di governo. E pure i narcotest e gli alcoltest”.
iL F'Q.
Il pensiero del procuratore di Napoli Nicola Gratteri sull’introduzione dei test psicoattitudinali per l’accesso in magistratura – approvata martedì sera dal governo – è netto e chiaro: “Se vogliamo farli per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione sono favorevole, facciamoli anche per chi ha responsabilità di governo e della cosa pubblica, incarichi regionali e comunali. Dato che ci troviamo, facciamo anche i narcotest e gli alcool test. Chi è sotto l’effetto di droghe può fare ragionamenti alterati, può essere sotto ricatto. E poi facciamo anche i test del palloncino, che costano molto poco”. Gratteri ha risposto così a una domanda a margine di una conferenza stampa convocata presso la Procura per illustrare i dettagli di sei arresti ordinati per gli omicidi di Giulio Giaccio, ucciso a Napoli il 30 luglio 2000, e di Pasquale Manna, ucciso il 2 marzo 2023 al termine di un inseguimento tra Volla e Napoli. A un cronista che gli ricordava le inchieste giornalistiche sulla presenza di cocaina nei bagni del Parlamento (qui quella realizzata da Fq MillenniuM), poi, il magistrato ha dato una risposta ancora più allusiva: “Se andiamo a fare le analisi del Tevere, dell’Arno o del Po, troverà tracce consistenti di cocaina, aumentata rispetto agli scorsi anni. È una droga sempre più di massa e sempre più diffusa”.
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