Emmanuel Macron corregge il tiro. Negli ultimi tempi il presidente francese sembra voler assumere un ruolo da protagonista nel conflitto Russia-Ucraina-NATO. Rilasciando tante dichiarazioni, però, la possibilità di contraddirsi è alta. Il risultato è quello di mostrarsi ulteriormente, agli occhi di Mosca, come un’alleanza allo sbaraglio.
Dopo avere caldeggiato l’invio di truppe occidentali in Ucraina, scatenando reazioni di senso opposto anche da parte dell’Italia, Macron è apparso più moderato parlando ai media ucraini, probabilmente deludendoli.
“Il nostro obiettivo è che la Russia non vinca e noi reagiremo a seconda di come reagiranno loro ma il nostro obiettivo è anche quello di riportare la pace in Europa e per raggiungere il risultato non possiamo imboccare la strada dell’escalation, perché non abbiamo bisogno di un’altra guerra”.
Macron ha poi detto di essere disposto a parlare con Putin e ha dichiarato che alla Russia verrà chiesto un cessate il fuoco durante le Olimpiadi di Parigi, che si terranno tra luglio e agosto.
“I russi devono farlo, questo è quello che è sempre successo. È un messaggio di pace. Ci muoveremo di pari passo con il Comitato olimpico”
Il tono delle dichiarazioni di Macron risulta essere differente rispetto a quello utilizzato nei giorni scorsi. Come fanno notare alcuni media russi, il presidente sta rilasciando tante dichiarazioni, tuttavia contraddicendosi: parlando con i giornali francesi mostra una linea dura, che diventa più morbida con quelli ucraini.
Alla fine di febbraio Macron aveva proposto l’invio di truppe NATO in Ucraina e due giorni fa era andato a Berlino per un vertice con Germania e Polonia, in cui i governi dei tre Paesi avevano ribadito ulteriore sostegno nei confronti di Kiev.
La mossa pare avere spiazzato il governo italiano, che si è smarcato dalla linea del francese sull’invio di truppe, criticando anche il vertice a tre di Berlino.
“Putin è aggressivo ma non attaccherà l’Alleanza Atlantica. Le parole di Macron sono forse state dettate dalla campagna elettorale”
Antonio Tajani, ministro degli Esteri
Oltre alle ragioni elettorali, che interessano un po’ tutti in Europa, andrebbe evidenziato anche il protagonismo della Francia e la compiacenza che Macron deve mostrare ai poteri che lo tengono in piedi.
In ogni caso, l’immagine trasmessa dall’Unione Europea alla Russia può essere soltanto quella di un’alleanza debole e in difficoltà sul proseguimento del sostegno nei confronti dell’Ucraina, anche perché fondamentalmente quest’ultimo dipende dai possibili cambiamenti negli Stati Uniti.
Da Mosca è arrivata la risposta al francese: “Macron smetta piuttosto di inviare armi a Kiev usate per uccidere civili e di sponsorizzare il terrorismo. Gli suggeriamo anche di presentare una proposta simile alle parti in conflitto in Medio Oriente”, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova.
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