L’Europa blinda i confini ripristinando i controlli alle frontiere. Adesso è il turno di una nuova emergenza, quella del terrorismo, dopo la morte di due persone a Bruxelles per mano di una persona a sua volta uccisa.
Controlli al confine con la Slovenia
Otto Stati, tra cui l’Italia, hanno sospeso il trattato di Schengen. Si tratta dell’accordo sottoscritto da 27 Paesi europei che prevede la libera circolazione delle persone.
Palazzo Chigi ha comunicato di avere introdotto i controlli al confine con la Slovenia per 10 giorni, con la possibilità di prorogarli.
“L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, ha aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione. Un quadro ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l’Italia è soggetta, via mare e via terra. Nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall’inizio dell’anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale”
L’esecutivo sottolinea anche i dati relativi agli arrivi, ovvero 140.000 sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022. Numeri che abbiamo sottolineato più volte e che potrebbero in questo caso rivelarsi un autogol.
I terroristi sbarcati a Lampedusa
Il governo specifica che gli arrivi riguardano le coste. Il riferimento è chiaramente a Lampedusa. Solo negli ultimi tempi è avvenuta un’ondata di sbarchi che ha causato tensioni proprio tra il nostro Paese e altri Stati membri (Germania e Francia).
Cosa c’entra dunque il confine con la Slovenia? Va sottolineato infatti che Abdesalem Lassoued, l’assassino tunisino di Bruxelles che aveva detto di voler “vendicare i musulmani“ per poi andarsi a bere un caffè, era sbarcato proprio a Lampedusa nel 2011 ed era stato più volte fermato nel nostro Paese.
Lampedusa era stata la stessa meta di Brahim Aoussaoui, il connazionale coinvolto nell’attacco di Nizza del 2020 in cui morirono tre persone. Così come era sbarcato a Lampedusa Anis Amri, l’attentatore di Berlino poi ucciso nel 2016 a Sesto San Giovanni.
Risulta quindi probabilmente fine a se stesso il controllo ora attuato al confine con la Slovenia quando, soltanto nel 2023, sono sbarcati oltre 140.000 immigrati sulle coste. Per non parlare degli ultimi arresti di presunti estremisti islamici avvenuti proprio all’indomani dell’evento di Bruxelles.
Sospeso Schengen
Sembra quasi esserci l’intenzione di imprimere una nuova forma di allarmismo dopo quelle degli ultimi anni, nonostante lo stesso ministro Antonio Tajani abbia detto: “Non c’è nessun rischio di attentato in Italia”.
I fatti dicono che è così e ci si augura ovviamente che la dichiarazione di Tajani non si riveli un boomerang. Al momento si può comunque constatare che Schengen era stato sospeso in occasione di un’altra emergenza che ricordiamo bene, quella sanitaria del 2020, oppure per eventi quali il G8, il G7 e il G20.
In tempi recenti, si era discusso della sospensione del trattato quando gli ultras dell’Eintracht Francoforte arrivarono a Napoli. I tedeschi furono lasciati liberi di devastare la città e di terrorizzare negozianti e passanti.
Si disse che sospendere Schengen fosse complicato. È stato tuttavia abbastanza semplice sospenderlo al confine con la Slovenia, forse perché lo ha deciso Bruxelles, piuttosto che agire concretamente in zone cruciali come Lampedusa.
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