Una guerra che si allarga, come un macchia sulla sulla tovaglia, di cui nessuno vuole prendersi la responsabilità. Si allarga la guerra in Medio Oriente. Ogni giorno a Gaza più di 420 bambini vengono uccisi o feriti. Sono i dati e i calcoli dell’Unicef che dice: il conflitto in corso si deve misurare in vite di bambini, vite perse e vite stravolte a causa della violenza.
I dati dell’Unicef
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia fornisce i numeri di un bilancio sempre più grave.
Secondo il Ministero della Sanità palestinese, a Gaza sarebbero state uccise più di 8.300 persone, di cui più di 3.400 bambini. A cui si devono aggiungere 6.300 bambini feriti.
La Terza guerra mondiale a pezzi
È un Risiko in espansione. E sullo sfondo il pericolo nucleare. Quanto sta accadendo in Medio Oriente è un grande tassello della “Terza guerra mondiale a pezzi”, quella di cui ha parlato anche il pontefice.
Le basi americane, in Siria ed Iraq, sono oggetto di attacchi con missili a lunga gittata e droni. Non si ferma l’azione delle milizie filo-iraniane.
La porta-aerei statunitense Eisenhower ha raggiunto il Mediterraneo centrale. I suoi cacciatorpedinieri contano sul rifornimento di carburante dalle basi costiere. E in questo momento diventa strategico l’aeroporto militare di Sigonella, in Sicilia, usato in passato per far partire droni. Un coinvolgimento de facto nella guerra in corso.
Da Hamas le accuse all’Italia
L’ex ministro della Sanità di Hamas e attuale capo del Consiglio per le relazioni internazionali dell’organizzazione a Gaza, Basem Naim ha chiamato in causa il nostro governo. Dai microfoni della tivù di Stato ha dichiarato: “Israele oggi non agisce da solo. Israele agisce per conto di Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito e purtroppo anche dell’Italia, che ha inviato alcune truppe nel Mediterraneo”.
E ancora: “Come possiamo affrontare tutto questo? Possiamo soltanto dire che la comunità internazionale ha oggi la stessa responsabilità degli israeliani per tutte le stragi commesse ogni giorno contro il nostro popolo”.
Israele oggi non agisce da solo. Israele agisce per conto di Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito e purtroppo anche dell’Italia, che ha inviato alcune truppe nel Mediterraneo
Basem Naim
Occhi puntati sul governo di Tel Aviv, con manifestazioni pro Palestina registrate un po’ in tutto il mondo.
Dall’altra parte si parla di “intervento necessario” e si fa notare che è salito a 240 il numero degli ostaggi rapiti da Hamas.
La stella di David e le accuse di Israele
Durante l’ultima riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu l’ambasciatore israeliano Gilad Erdan e il resto della delegazione ha indossato sul petto la stella gialla a sei punte con la scritta “Never again” (Mai Più). E nel corso dell’incontro ha continuato a paragonare Hamas ai nazisti. “I terroristi di Hamas – è stato detto – sono i nazisti dei giorni moderni. L’unica soluzione che vogliono è la soluzione finale, l’eliminazione degli ebrei”. E – dicono gli israeliani – intanto il mondo tace.
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