“Il giornalismo di Giambrunasca: una ne pensa e cento ne pesta”. Stavolta a mettere in imbarazzo Andrea Giambruno, conduttore di Rete 4 e compagno della premier Giorgia Meloni, non è la stampa o l’opposizione: lo “scherzetto” al first gentleman è tutto in famiglia. Questa sera, infatti, il programma di Canale 5 “Striscia la notizia” ha dedicato un intero servizio per sbeffeggiare il compagno gaffeur della premier. Prima vengono mostrati i suoi ripetuti scivoloni in diretta, poi alcuni fuori onda imbarazzanti della trasmissione “Diario del giorno”: le parolacce con cui Giambruno si rivolge agli autori del programma per il suo ciuffo (“che c…. vuoi?”) ma anche i complimenti a una collega in studio (che appare molto a disagio): “Perché non ti ho conosciuto prima?” le chiede Giambruno, compagno dal 2015 di Meloni.
Il servizio viene lanciato dai conduttori Roberto Lipari e Sergio Friscia proprio con l’obiettivo di prendere in giro “Andrea ciuffo Giambruno”. La copertina del servizio mostra il conduttore vestito da Giamburrasca che tiene nel cappello proprio Meloni. Il servizio mostra subito le gaffe storiche del giornalista: dal caldo che in estate “non è poi una grande notizia” alle frasi sugli stupri (“Se ti ubriachi poi il lupo lo trovi”) fino alla “transumanza di migranti”.
Le parti inedite del servizio di Striscia però riguardano i fuorionda registrati proprio in casa Mediaset. Nella prima parte Giambruno si aggira per lo studio prendendo a male parole chi lavora con lui, anche se con fare scherzoso. In particolare si concentra sulla sua acconciatura e le critiche ricevute per i suoi bizzarri tagli di capelli: “Ma non mi rompessero il c… col ciuffo, già che ce li ho i capelli…c’ho 42 anni e qua dentro son tutti pelati…” attacca il conduttore. La voce fuori campo di Striscia lo sbeffeggia parlando di “prototipo di conduttore italico” e “di linguaggio e movenze che ne fanno un animale raffinato”. “Ma non mi rompessero il c… – continua Giambruno – qui c’è gente che bestemmia in onda, si va a guardare il capello”. Non solo: poi, dopo una “sistematina” alle parti intime, si rivolge con fare di sfida a una persona (tal “Savoia”) non inquadrata: “Che c… vuoi scusa?
“E a testosterone come siamo messi?”, chiede la voce narrante. Nel fuorionda infatti si vede Giambruno che si avvicina a una collega che è posizionata al monitor dello studio: “Per me l’unico giudizio che conta è quello della Viviana”, aggiunge il conduttore. A quel punto iniziano gli elogi: “Poi guarda la bellezza di questo blu estoril” dice Giambruno riferendosi al vestito della collega. Lei risponde che in realtà è “blu Cina”, ma lui non ci sta: “No si chiama Blu estoril, Blu Cina è una roba…a me sta sul c… la Cina. Si chiama Blu estoril, una donna acculturata come te. Blu Cina no, non ti si addice: tu sei superiore”
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