MILLENNIUM - Sul nuovo numero del mensile, dedicato al business degli armamenti sospinto dalla guerra in Ucraina, parla l'ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare italiana: "La Nato? Alleanza necessaria, ma tradita da tutti"
Lei con la Nato ha lavorato sul campo e oggi è critico. Da “tecnico” ci spiega perché?
In quanto alleanza, la Nato è stata tradita da tutti i Paesi membri, nessuno escluso, chi in materia attiva, chi omissiva. I principi fondanti sono stati continuamente ignorati. I motivi per cui ci eravamo messi insieme sono divenuti carta straccia. Basta pensare all’articolo 1, secondo il quale le parti si impegnano a risolvere in maniera pacifica ogni controversia. Qualcuno si è adoperato per metterlo in pratica? Detto questo, la Nato non deve essere messa in discussione: è l’unica alleanza militare efficiente fondata su democrazia e libertà. Deve essere invece ripensata, per renderla più forte.
Secondo lei, al netto di colpi di scena come il caso Wagner, in che fase è oggi la guerra in Ucraina?
Dopo i primi giorni in cui è stato irrimediabilmente frustrato l’obiettivo russo di arrivare a Kiev con una guerra lampo, si è materializzato uno stallo persistente, un logoramento, fra avanzamenti e ritirate contenuti da una parte e dall’altra. E al di di là della guerra dell’informazione, questa sì efficace e ben organizzata, in assenza di eventi estranei, non è prevedibile altro che un andamento carsico.
Una guerra lunga a chi conviene, economicamente
e politicamente?
Limitatamente. Quello che è veramente degno di biasimo è l’assenza generalizzata di ipotesi negoziali per promuovere cessate il fuoco e la pace. Eppure le condizioni ci sono.
Quali?
Il tentativo più serio finora è stato quello dei cinesi. Nei loro 12 punti hanno fissato condizioni fondamentali. La prima è che fa stato la sovranità territoriale, declinata con il diritto internazionale e con le deliberazioni dell’Onu. I cinesi dicono dunque che i russi devono abbandonare il territorio ucraino. Secondo: nessun Paese può rafforzare le sue alleanze a scapito di altri. Questo punto è rivolto alla Nato, il tema è l’allargamento come minaccia alla Russia. Il terzo punto, il più importante: creare le condizioni per la tutela dei civili russi in Ucraina. È una questione complessa, ma dirimente.---
Nessun commento:
Posta un commento